X
<
>

Un tratto della strada statale 106

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Il comitato direttivo dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Calabria si è riunito per discutere sull’argomento all’ordine del giorno relativo a “Valutazioni, osservazioni e richieste sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio 2021”.

«I sindaci e amministratori partecipanti – si legge in un comunicato – avendo visionato i contenuti della proposta del Governo che, sarà oggetto di valutazione parlamentare, hanno unanimemente espresso preoccupazione e disappunto in relazione alla carenza di espresse previsioni che contemplino robusti interventi per la Calabria esaustivi di ataviche problematiche ed insufficienze che hanno impedito il corretto sviluppo della regione e di gran parte del Sud d’Italia».

Nel documento è scritto che «vi è piena consapevolezza della portata storica, forse irripetibile, del Piano di investimenti medesimo che, proprio per questo, non può non affrontare adeguatamente le esigenze specie infrastrutturali che emergono dal territorio regionale. In particolare è stata posta l’attenzione sulla misura delle infrastrutture, l’Alta Velocità Ferroviaria, la manutenzione stradale e l’intermodalità e logistica integrata».

Il comitato direttivo di Anci Calabria esprime preoccupazione «per le limitate previsioni programmatiche e finanziarie che riducono alla realizzazione dei primi lotti funzionali della direttrice Salerno/Reggio Calabria l’attività di estensione dell’AVF. Così come giudica inaudita – prosegue il documento – la mancanza di espressa previsione di un complessivo intervento di completamento della costruzione della nuova SS. 106 che affronti e risolva totalmente l’esigenza di assicurare un collegamento stradale, veloce e sicuro, all’intero versante ionico della Calabria che riguarda tratte delle provincie di RC-CZ-KR e CS con proiezione verso la Basilicata e la Puglia».

Analoga limitazione, si legge, «è stata rilevata sulla linea di intervento che dovrebbe interessare i collegamenti col porto di Gioia Tauro, mentre non trova menzione alcuna l’ipotesi di costruzione del Ponte sullo Stretto».

Il comitato direttivo ha stabilito di richiedere ad Anas e RFI, oltre che alla Regione Calabria, «una ricognizione delle progettazioni esistenti e disponibili per avere certezza della fattibilità entro il 2026 degli interventi invocati. Su dette criticità – si fa rilevare – l’organo di rappresentanza dei Comuni intende sensibilizzare tutti i deputati e senatori calabresi, senza distinguo di appartenenza, e fare fronte comune anche tramite Anci nazionale per chiedere al Governo e al Parlamento le opportune conseguenti revisioni e modifiche del PNRR».

Un ulteriore motivo e argomento di rilievo, si evidenzia, «riguarda la carenza di una specifica misura finalizzata al recupero e valorizzazione del territorio ed a sostegno del “sistema Città”. Infine, ma di pari importanza, è stata data attenzione – si legge – alla misura sulla Salute e sarà posta specifica distinta richiesta sulle strutture ospedaliere e sanitarie che, peraltro, insieme alla riorganizzazione territoriale e con la telemedicina, potrebbero anche divenire oggetto di maggiori investimenti con l’auspicata utilizzazione del MES».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE