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Valerio Donato e Nicola Fiorita

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CATANZARO – Il Capoluogo di regione volta pagina. Si chiude l’era amministrativa targata Sergio Abramo che ha dominato la scena politica, con alterne vicende e brevi intervalli, dal 1997 – anno della sua prima elezione – ad oggi, anzi a domani, quando dovrà cedere il passo e la fascia tricolore ad uno dei due contendenti al ballottaggio fra Valerio Donato (al primo turno 44,01%) e Nicola Fiorita (31,71 %).

Dopo 18 anni, da Forza Italia al recente approdo in Coraggio Italia – passando per gli apprezzamenti espressi anche dal leader della Lega Salvini – l’imprenditore prestato alla politica lascia Palazzo de Nobili entrando nella storia dei sindaci più longevi, e conosciuti (specie tra gli studenti speranzosi di chiusura delle scuole in caso di allerta meteo).

Al suo posto di certo siederà un docente universitario, e di estrazione di sinistra perché anche Valerio Donato (sostenuto da dieci liste tra cui quelle che si ispirano alla Lega e a Forza Italia, celate nei simboli del progetto civico denominato “Rinascita”) fino a pochi mesi fa in tasca ha avuto la tessera del Partito democratico fino a qualche mese fa, a differenza di Nicola Fiorita che è sostenuto da democrat e M5S, ma senza essere iscritto-militante.

Donato, 63 anni, insegna Diritto civile nell’ateneo catanzarese Magna Graecia, ed è un noto e apprezzato avvocato. La scelta di “abbracciare” senza barriere ideologiche il progetto civico lanciato il 27 dicembre, accogliendo il sostegno anche di molti esponenti del centrodestra che ha sostenuto l’uscente Abramo, ha animato il confronto elettorale segnato da toni aspri e polemiche velenose.

Dall’altra parte il 53enne Nicola Fiorita, docente di religioni orientali all’Università della Calabria, prescelto dal Pd (e M5S) quale candidato del centrosinistra, già candidato civico cinque anni fa e, come allora, a capo del movimento CambiaVento, risultato stavolta la prima lista in quanto a preferenze (8,1%), non solo delle sue cinque ma in assoluto tra le 23 in gara in questa tornata.

Fuori gioco gli ultimi due candidati Francesco Di Lieto (1,66%) e Nino Campo (0,34%), a fare la differenze potrebbero essere i voti portati in dote dagli altri due candidati a sindaco rimasti fuori dal ballottaggio entrambi di centrodestra: il presidente degli avvocati catanzaresi Antonello Talerico (13,12%), che ha dichiarato però di schierarsi con Fiorita, che aveva affiancato nel progetto civico del 2017, e la parlamentare di Fratelli d’Italia Wanda Ferro (9,16%) che invece appoggerà Valerio Donato.

A fare la differenza potrebbe essere una manciata di voti, e una calda domenica d’estate pronta a scoraggiare gli indecisi. La vera sfida è portare i catanzaresi alle urne, cosa non facile come dimostra anche la percentuale dei votanti al primo turno (il 65%). La differenza la potrebbe fare l’accelerata dei candidati consiglieri in bilico per un seggio in caso di vittoria di uno degli schieramenti.

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