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COSENZA – In relazione alla situazione economica connessa all’emergenza Covid-19 ed ai provvedimenti di Governo, con i quali sono stati stanziati contributi a sostegno delle fasce deboli, la Prefettura di Cosenza ha avviato un monitoraggio finalizzato a verificare la portata del disagio sociale nei Comuni del territorio della provincia, oltre che l’efficacia delle misure adottate, al fine di individuare eventuali correttivi o misure concordate con gli stessi enti locali.

«Ad una prima verifica dei dati comunicati da 113 Comuni, sui 150 disseminati sul territorio della provincia, attraverso apposita piattaforma informatica – si legge in una nota diramata dalla Prefettura di Cosenza – emerge che solo il 36% delle risorse stanziate dal Governo con la Ordinanza di protezione civile del 29 marzo 2020 è stato, ad oggi, erogato. Sul totale di oltre 215mila nuclei familiari, soltanto l’8% ha avuto accesso ai contributi. Percentuale molto bassa anche qualora dovessero pervenire i dati, oggi mancanti, di alcuni Comuni popolosi».

«Sugli oltre 10 milioni di euro assegnati ai Comuni, ne restano oltre 6 milioni e mezzo – precisa la Prefettura di Cosenza – cioè il 64% del totale stanziato. Per il rilevante ammontare del residuo, rispetto a quanto ad oggi erogato, per la quasi totalità in buoni spesa, alcuni enti locali hanno avviato procedure per un ulteriore bando ampliando la platea dei beneficiari».

«La Prefettura di Cosenza – si legge nella nota – continuerà il monitoraggio, al fine di avere un quadro quanto più esaustivo possibile del reale disagio socio economico che ha investito la provincia, quale conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto, considerato che la presenza di categorie di cittadini a rischio di esclusione sociale possa costituire terreno fertile per devianze».

Solo lunedì scorso il comitato “PrendoCasa” di Cosenza aveva protestato (LEGGI) proprio davanti al palazzo della Prefettura denunciando la mancanza di sussidi per le famiglie bisognose e la cronica carenza di alloggi popolari.

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