X
<
>

Pietro Cersosimo

Condividi:
3 minuti per la lettura

Pietro Cersosimo di San Lorenzo Bellizzi aveva 38 anni

SAN LORENZO BELLIZZI – Fatale la passione per il calcio e per la Juventus ad un giovane del posto, colto da malore mentre guarda in tv la partita di Coppa Italia della Juve, in un locale adibito a Juve-Club e frequentato dai tifosi bianconeri.

Particolare rilevante è che mercoledì sera, in quel locale Pietro Cersosimo, 38 anni, celibe, era da solo. Forse perché la partita era in onda sulle reti Rai ed ogni tifoso ha preferito guardarsela in casa, al calduccio, considerate le temperature polari. Il giovane di San Lorenzo pensava di poter condividere ansie e gioie con altri tifosi come lui e, recatosi nel locale, ha acceso il fuoco nel caminetto per far fronte alla temperatura gelida della sera. Mentre guarda la sua Juve, l’uomo accusa un malore e cade nel caminetto, dove arde il fuoco. Per sua somma sfortuna, non c’è nessuno che possa soccorrerlo e sottrarlo alle fiamme che attecchiscono con grande facilità.

Un evento tragico che, probabilmente, trae origine da una possibile crisi epilettica, patologia di cui, pare, il giovane soffrisse da tempo. Il corpo senza vita di Petro Cersosimo è stato rinvenuto solo la mattina successiva, intorno alle nove, da parte di lavoratori Lsu che passavano nei pressi del locale, attratti dal volume ancora alto del televisore. La notizia del decesso del giovane ha sconvolto la piccola comunità di San Lorenzo Bellizzi, centro montano posto ad oltre 900 metri sul livello del mare, in pieno Parco nazionale del Pollino.

Il giovane Cersosimo, da quanto appreso, dall’appartamentino che abita, sarebbe sceso nel magazzino sottostante, di sua proprietà, adattato a piccolo Juve-Club dove era solito assistere alle partire della squadra del cuore insieme ad amici con i quali riteneva, anche ieri, di poter assistere a Juve-Atalanta. Invece, le temperature polari che stanno interessando da giorni l’area del Pollino, e la concomitante trasmissione della partita di calcio sulle reti Rai, potrebbe avere indotto i frequentatori del “Juve-Club” a disertare l’appuntamento e guardare l’incontro in casa propria.

Casualità che ha voluto che Pietro Cersosimo rimanesse da solo consentendo alla crisi epilettica di avere il sopravvento ed al fuoco di aggredirlo senza poter essere soccorso. Come detto il giovane, rimasto orfano da piccolo di entrambi i genitori, pare vivesse con un’anziana zia. Conosciuto e benvoluto dalla comunità di San Lorenzo, così come il fratello, assessore comunale, Pietro dedicava il suo impegno nel sociale ed era, come il fratello, organico all’associazione socio-culturale locale “I Ragazzi di San Lorenzo Bellizzi”, impegnata nella tutela e salvaguardia dell’ambiente e dell’identità storica e culturale del paese.

Sul posto, per i rilievi di competenza, oltre ai carabinieri di Cerchiara di Calabria, comandati dal maresciallo Scaringello, si è recato anche il medico Leonardo Larocca che, dopo avere constatato il decesso dell’uomo ed avere eseguito l’esame visivo sul corpo, ha riferito al magistrato di turno presso la Procura del Tribunale di Castrovillari che ha disposto la restituzione della salma ai familiari. Oggi pomeriggio, alle 14, nella Chiesa di San Lorenzo Martire, nel rione “Sgrotto” saranno celebrati i funerali del giovane. Con ogni probabilità, in concomitanza con il rito funebre, sarà proclamato il lutto cittadino.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE