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COSENZA – I carabinieri di Cosenza hanno arrestato 4 persone – 2 raggiunte da un’ordinanza di custodia in carcere e 2 invece ristrette ai domiciliari – in esecuzione di un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari per ricettazione, furto ed estorsione.

L’indagine, condotta dalla Compagnia di Rende e coordinata dalla Procura di Cosenza, è la prosecuzione dell’inchiesta “Scacco al cavallo”, conclusasi nel novembre 2018 con misure cautelari nei confronti di 18 soggetti appartenenti al gruppo dei cosiddetti “Zingari”. In particolare, alla fine del 2018, dopo l’ennesimo furto, la vittima riceveva una telefonata da uno sconosciuto, che, con tono minaccioso, avvertiva che l’auto «era in loro possesso» e che se la rivoleva avrebbe dovuto recarsi in via degli Stadi nel villaggio degli zingari, altrimenti l’avrebbero «smontata».

È quindi emersa una rete di furti con richieste estorsive con il metodo del “cavallo di ritorno” gestita da soggetti di etnia rom. Le somme variavano da 200 a 1.500 euro. Una vittima è stata denunciata per favoreggiamento perché ha negato l’accaduto.

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