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La Procura della Repubblica di Paola

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PAOLA (CS) – Deceduto a 37 anni per un cocktail di droghe: quattro persone accusate di “morte o lesioni come conseguenza di altro delitto”. 

Il fattaccio è accaduto a Fiumefreddo bruzio. La vittima è A. P., di 37 anni, originario della Campania ma residente a Pinerolo, in provincia di Torino. Operaio della Ditta “Monge Spa”, A. P. era sceso in Calabria per acquistare un camion presso Castrovillari, ma nel piccolo borgo tirrenico ha trovato la morte.

Si era recato sul Tirreno cosentino per trascorrere un weekend al mare, salvo poi ripartire, il lunedì successivo, alla volta di Castrovillari, ritirare il mezzo pesante e salire nuovamente in Piemonte. A Fiumefreddo, dove, verosimilmente, la vittima aveva contatti con conoscenti o amici, gli era stato messo a disposizione un appartamento, all’interno del quale, purtroppo, l’operaio è stato trovato cadavere.

Il proprietario dell’immobile, non vedendolo uscire e sapendo che sarebbe dovuto partire, è stato costretto a fare irruzione nell’appartamento, scoprendo la brutta notizia. Ha quindi chiamato sanitari e forze dell’ordine, ma è apparso chiaro a tutti che il 37enne era senza vita ormai da diverse ore.

I carabinieri della stazione di Fiumefreddo bruzio, coordinati dal comandante della compagnia “Achille Mazza” di Paola, hanno avviato indagini e – su disposizione del sostituto procuratore Maria Francesca Cerchiara – effettuato una puntigliosa perquisizione domiciliare dentro l’appartamento.

Dalle verifiche sono saltati fuori tracce di cocaina e marijuana, nonché una banconota di cinque euro arrotolata, sporca di polvere bianca, probabilmente usata per tirare la droga, e diversi altri oggetti, tra cui circa 300 euro in contanti, un assegno, documenti e varie carte. I militari dell’Arma sono poi risaliti ai quattro presunti spacciatori, ossia ai giovani che, in quel territorio, sono stati gli ultimi ad aver avuto contatti con la vittima, quindi sospettati di essere dei pusher, pare anche alla luce di pregresse informative di polizia giudiziaria.

I quattro giovani – tre di Fiumefreddo ed uno di Falconara Albanese, tutti di età compresa tra 23 e 27 anni – sono indagati ora indagati a piede libero per morte o lesioni come conseguenza di altro delitto. La Procura dovrà stabilire intanto le effettive cause ed i mezzi che hanno provocato il decesso di A.P., e per tale finalità ha disposto l’esame autoptico, affidato a Pietrantonio Ricci dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, assistito dal tecnico Fulvio Capicotto.

Successivamente, ipotizzando che il 37enne sia deceduto per aver fatto uso di droga, si dovranno accertare eventuali responsabilità penali dei quattro indagati. V’è da dire, comunque, che il 37enne soffriva di pressione alta e, quindi, custodiva delle compresse, probabilmente utilizzate anche nel giorno in cui è deceduto. Un mix di droga e farmaci, quindi, che potrebbe aver portato al decesso. Ma il tutto dovrà essere confermato dalle analisi chimico/tossicologiche e istologiche. Quattro le parti offese che, nel caso dell’apertura di un dibattimento, potrebbero venire ammesse come parti civili: i genitori e due sorelle della vittima.

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