X
<
>

L'ospedale dell'Annunziata a Cosenza

Condividi:
1 minuto per la lettura

COSENZA – I sanitari al momento non sembrano in grado di spiegarsi le ragioni che hanno portato la scorsa notte al decesso di una giovane donna di 36 anni, positiva al Covid e da sabato ricoverata nel reparto Rianimazione dell’ospedale Annunziata di Cosenza. La donna, originaria di Spezzano Albanese, era vaccinata e non soffriva, da quanto emerso finora, di particolari patologie, capaci di incidere negativamente sul decorso “tipico” – o comunque atteso – del Covid in un soggetto giovane.

L’azienda ospedaliera di Cosenza ha chiesto che venga eseguito l’esame autoptico, per verificare le ragioni del decesso. Né l’ospedale, né i medici che hanno avuto in cura la donna hanno rilasciato per ora dichiarazioni. Insieme a lei è stata ricoverata anche la figlia di 3 anni: le condizioni della piccola, positiva al Coronavirus e in terapia intensiva, sono gravi ma stazionarie.

Le indicazioni che emergeranno dall’autopsia sul corpo della madre potranno fare chiarezza forse anche sulle sue condizioni di salute e aiutare i medici nella somministrazione delle terapie.

Madre e figlia erano state ricoverate in un primo momento presso l’ospedale di Castrovillari. Il rapido aggravarsi delle loro condizioni di salute ha spinto i sanitari dell’ospedale Asp a chiedere il trasferimento d’urgenza presso l’Annunziata.

Al momento in provincia di Cosenza sono 90 i pazienti Covid ricoverati negli ospedali, 5 sono quelli assistiti in terapia intensiva.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE