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Il sindaco di Diamante Ernesto Magorno

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DIAMANTE (COSENZA) – Obbligo di comunicazione del rientro nelle seconde case e di rispetto di un protocollo di distanziamento “domestico” che prevede una superficie abitabile minima di 14 mq per ogni occupante. Sono le principali disposizioni contenute nell’ordinanza emessa dal sindaco di Diamante Ernesto Magorno.

A preoccupare il senatore di Italia Viva è la presenza sul territorio comunale di «numerose “seconde case” che fanno annualmente registrare un aumento esponenziale della popolazione durante il periodo estivo».

Motivo per il quale si metterà in atto un «sistema di rilevamento delle presenze presso le singole unità abitative che verranno ri-occupate a partire dal 3 giugno con il rientro di proprietari (o titolari di diritti di godimento) residenti oppure non residenti con i loro parenti o congiunti oppure ospiti, nonché vacanzieri che hanno locato unità abitative».

Tutti dovranno rispettare le seguenti regole: «per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a 14 mq, per i primi 4 abitanti, ed a 10 mq per ciascuno dei successivi; le stanze da letto devono avere una superficie minima di 9 mq, se per una persona, e mi 14 mq se per due persone; ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno 14 mq. L’alloggio mono stanza, per una persona, deve avere una superficie minima non inferiore a 28 mq e non inferiore a 38 mq se per due persone». Norme, a dire il vero, contenute in un decreto del Ministero della Salute del 5/7/1975, ma che spesso non vengono applicate nei più affollati luoghi di vacanza.

Già da ieri, chi entra nelle seconde case di Diamante è tenuto a comunicarlo almeno 24 ore prima compilando un form sul sito istituzionale del Comune, prevedendo anche eventuali variazioni sul numero di occupanti durante il soggiorno. È obbligatorio rendere nota «la data di inizio e fine dell’occupazione per ciascuna delle persone che andrà a coabitare nella stessa unità immobiliare, di cui dovranno essere obbligatoriamente indicati i riferimenti catastali e l’esatta ubicazione».

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