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La Regione Calabria interviene nella querelle legata alla gestione dell’Ambito Territoriale sociale 3 e precisa: «Amantea non può essere considerata capofila»
AMANTEA (COSENZA) – La lunga disputa sulla governance dell’Ambito Territoriale Sociale 3 segna un nuovo capitolo con la presa di posizione ufficiale della Regione Calabria, che con una comunicazione del Dipartimento Salute e Welfare ha chiarito che Amantea, allo stato attuale, non può essere considerata Comune capofila dell’ATS3. Una decisione che arriva dopo mesi di tensioni tra il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, gli altri otto sindaci dell’Ambito e la commissaria ad acta Ismene Cipolla, incaricata dalla Regione per rimettere in ordine la gestione dell’ATS3.
La frattura tra Amantea e gli altri Comuni dell’Ambito nasce dalla difficoltà di trovare un’intesa sulla gestione del sistema di welfare locale. Il 6 novembre 2024, in un incontro in Regione, i nove sindaci avevano sottoscritto un verbale in cui si stabilivano alcuni principi per riorganizzare l’ATS3, ma le tensioni non si sono mai placate. La situazione è esplosa quando, nelle settimane successive, il consiglio comunale di Amantea ha bocciato gli atti di governance predisposti dalla commissaria Cipolla, ritenendoli lesivi del ruolo di Amantea come Comune capofila e privi di garanzie per il suo status. A differenza di Amantea, tutti gli altri otto Comuni hanno approvato gli atti nei rispettivi Consigli, creando così un contrasto insanabile.
L’AMBITO TERRITORIALE SOCIALE 3, AMANTEA E LA QUERELLE DEL CAPOFILA
Il nodo principale del contendere riguarda il cambio del comune capofila, una possibilità che fino a poche settimane fa era sempre stata negata dagli otto sindaci, ma che è invece emersa chiaramente in una lettera inviata dagli stessi alla Regione Calabria il 18 febbraio 2025, in cui si proponeva una nuova procedura per l’eventuale sostituzione del Comune capofila. Una proposta che ha ulteriormente acceso lo scontro, con Amantea che ha visto in questa richiesta un tentativo di spogliarla del proprio ruolo centrale nella gestione dell’ATS3. In questo contesto, arriva ora la comunicazione ufficiale della Regione Calabria, che interviene per chiarire il quadro giuridico.
La nota, firmata dal Dirigente dell’UOA Gianmarco Maggisano e dalla Responsabile del procedimento Saveria Cristiano, smentisce la ricostruzione del sindaco Pellegrino, secondo cui, con la fine del periodo di commissariamento, Amantea avrebbe automaticamente riacquisito il ruolo di Comune capofila.“Occorre evidenziare all’attenzione del Sindaco del Comune di Amantea l’effettiva situazione giuridica che caratterizza attualmente l’Ambito Territoriale di cui si discute. La mancata approvazione degli atti di governance – proprio ad opera del Comune di Amantea – ha impedito giuridicamente la legittima costituzione dell’ATS3”, afferma la Regione.
Secondo la comunicazione regionale, senza l’approvazione degli atti di governance, Amantea non può essere formalmente riconosciuta come capofila dell’Ambito. Oltre a chiarire l’aspetto giuridico, la Regione ha anche chiesto ai Comuni di garantire comunque l’erogazione dei servizi sociali, sottolineando che non possono essere i cittadini a pagare il prezzo di questo scontro politico e istituzionale. “È necessaria la perdurante erogazione dei servizi sociali alla collettività. La Regione chiede a tutti i Sindaci interessati di continuare ad erogare, per quanto di rispettiva competenza, nell’interesse superiore delle fasce più deboli alle quali devono essere garantiti i livelli essenziali di prestazioni sociali”, si legge nella nota.
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