X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

RENDE (CS) – Viene dalla Calabria, e precisamente dalla città di Rende, il violino della Pace, donato ieri al Santo Padre, durante l’udienza a Roma con i fedeli. Un violino realizzato ad arte dalle sapienti mani del liutaio rendese, Emilio Natalizio, uno degli ultimi liutai calabresi. Maestria e passione, infatti, hanno permesso a Natalizio di plasmare legno di ciliegio e abete rosso nella forma del prezioso violino. Opera terminata, proprio ieri, Emilio Natalizio, emozionato e soddisfatto dalla sua ennesima opera d’arte realizzata, è partito per Roma per donare la sua opera a Papa Francesco I. 

Un viaggio tra fede ed orgoglio, quello di Natalizio, fatto non da solo ma con compagni di eccezione. Ad accompagnare il maestro artigiano, infatti, la giunta comunale di Rende, guidata dal sindaco Marcello Manna, la quale ha fortemente sostenere il suo concittadino in un evento così importante e motivo d’orgoglio per l’intero territorio. Il sindaco Manna, gli assessori Vincenzo Pezzi, Eva Bozzo, Vittorio Toscano, Pia Santelli, Francesco D’Ippolito, Marina Pasqua, in veste istituzionale ma con i cuori di fedeli, hanno partecipato con gioia e soddisfazione un momento così significativo per la comunità di Rende e per la stessa amministrazione comunale. 

Oltre al violino della pace al Pontefice è stato donato anche un testo che è una vera testimonianza di fede scritta da un rendese doc come Vincenzo Ziccarelli. E dopo una giornata intensa e ricca di emozioni forti, il sindaco Manna commenta: «E’ stata una giornata motivo di orgoglio per tutti i rendesi. L’amministrazione da me guidata punta molto sulla valorizzazione delle professionalità artigianali, anche perché, nel progetto della rinascita del centro storico è uno dei punti principali da qui l’importanza della nostra presenza qui a Roma con il liutaio. La crescita della nostra città avviene anche per queste professionalità da riscoprire e faremo di tutto per aprire botteghe in un centro storico che è l’ideale location dove i giovani possono apprendere questi mestieri che non passeranno mai di moda». 

Il maestro Natalizio, ancora con gli occhi lucidi dall’emozione, invece, così ringrazia: «Devo un grazie al sindaco di Rende per la sua sensibilità, ma anche all’intera giunta che, a spese proprie, è arrivata a Roma per questa giornata per me molto importante. L’amministrazione di questo tipo non può che essere elogiata, anche perché, la vita di una città non è fatta per fortuna solo di buche o alberi, ma è fatta anche e soprattutto di persone».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE