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Luca Addante e Nuccio Ordine

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IL PROFESSORE Nuccio Ordine, autorevole intellettuale calabrese di fama internazionale, ha opposto gran rifiuto al sondaggio dei maggiorenti del centrosinistra calabrese per essere il candidato di schieramento progressista nella sua terra d’origine. Un rifiuto molto comprensibile, vista l’aria che tira nella politica sul versante democratico. L’insigne letterato è tradotto in tutto il mondo e in particolar modo in Francia per le sue opere su Giordano Bruno e per l’immensa conoscenza del Rinascimento italiano.

E’ notizia recente che un altro intellettuale calabrese, Luca Addante, docente universitario di Storia moderna a Torino, vede tradotto in francese, per i prestigiosi tipi di Classiques Garnier, il suo libro “Tommaso Campanella. Il filosofo immaginato, interpretato, falsato”, edito da Laterza nel 2018 e giunto alla seconda edizione nel 2020. La traduzione, appena uscita, ha per titolo “Tommaso Campanella. L’invention d’un philosophe”.

Il libro di Addante ricostruisce oltre tre secoli di interpretazioni di Tommaso Campanella, celebre eretico calabrese, smascherando l’incredibile sedimentazione di interpretazioni false dovute a motivazioni politiche o apologetiche, e restituendo al grandissimo filosofo il posto che gli spetta nella storia della cultura europea.

Si spera che le istituzioni e la società calabrese diano la giusta attenzione a questi nostri autori celebrati all’estero e troppo ignorati nei luoghi d’origine. Non vorremmo che fra qualche anno qualcuno telefoni a Luca Addante proponendogli una scomoda candidatura politica e si senta opporsi un altro gran rifiuto come quello recente di Nuccio Ordine.

I migliori intellettuali calabresi vengano coinvolti subito e sempre. Non solo, all’ultimo minuto, per fare da foglie di fico a temute sconfitte.

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