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La Calabria è in cima alle classifiche del ministro dell’Interno Angelino Alfano che nel tracciare il bilancio del suo mandato ha evidenziato come il maggior numero di enti sottoposti a controllo sia proprio in Calabria

ROMA – Il bilancio del suo operato da ministro per Angelino Alfano è positivo ma un posto d’onore nella sua relazione alla Commissione parlamentare Antimafia è occupato dai provvedimenti legati alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche.

Nello specifico, Alfano ha precisato come «dalla data dell’insediamento del ministro dell’Interno, il 28 aprile 2013, sono stati 25 i provvedimenti di scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose, secondo l’articolo 143 del testo unico sugli enti locali». Un bilancio che parla di una media di scioglimenti molto alta che risulta essere il frutto di una intensa attività ispettiva.

Secondo i dati ufficiali, poi, dei 25 comuni sciolti ben 17 sono ancora commissariati ed è qui che la Calabria balza in testa al bilancio di Alfano visto che la maggioranza relativa dei comuni commissariati si trova in Calabria: ben 8. A seguire ci sono i 4 in Sicilia, 3 in Campania, 1 in Puglia, 1 nel Lazio.

Anche sotto il profilo dei comuni sottoposti a controllo la Calabria vola in testa. Dal 28 aprile 2013 fino ad oggi, infatti, sono state attivate 33 commissioni d’accesso presso altrettanti enti comunali con la Calabria che ne ha collezionati ben 9. A seguire i 7 della Sicilia, 5 in Campania e nel Lazio, 4 in Puglia, 2 in Emilia Romagna, 1 in Liguria.

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