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Un tampone anticovid

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CATANZARO – «Negli ultimi sette giorni, si confermano ancora in crescita i nuovi casi, con un tasso di positività medio di circa il 23%». Lo evidenzia l’ultimo report settimanale del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria: il report è stato pubblicato oggi sul sito www.rcovid19.it dedicato all’emergenza Covid 19.

«In generale – si legge nel report – i dati d’incidenza settimanale regionale registrati al 24 marzo 2022 si confermano su valori mai raggiunti in tutto il periodo pandemico, anche se si deve tener conto che anche il numero totale di test eseguiti è nel corso della pandemia notevolmente aumentato. Negli ultimi 7 giorni si conferma che i maggiori valori interessano le fasce di età inferiori ai 19 anni, in particolare quella compresa tra 12 e 19 anni. Anche se in tutte le regioni si registra un aumento dei soggetti attualmente positivi, la Calabria continua a registrarne un numero che, rapportato ai casi totali, assume valori percentuali decisamente superiori non solo alla media nazionale, ma che si colloca tra i più elevati d’Italia (solo in una regione si osservano tassi superiori)».

Il report del Dipartimento Salute della Regione analizza anche il dato dell’ospedalizzazione in Calabria: «Si incrementa anche, come in quasi tutt’Italia, il numero degli attuali ricoverati, pari a +13% negli ultimi 7 giorni. Tuttavia i dati di terapia intensiva registrano una riduzione nel numero di ingressi medio giornaliero, nella percentuale di saturazione dei posti letto ed anche nel numero medio di decessi in questa area. Una prima analisi sui soggetti deceduti fa rilevare che la maggiore percentuale di essi è di sesso maschile e la fascia d’età più colpita è quella superiore agli 80 anni. Solo l’11% dei deceduti nelle ultime 2 settimane è segnalato come privo di altre patologie, mentre il 48,6% presentava almeno 2 o più patologie».

Infine, Il Dipartimento Salute della Regione Calabria infine fa alcune raccomandazioni: «Anche con l’approvazione del decreto legge 24 del 24 marzo 2022, che sancisce la graduale fine delle restrizioni sul territorio nazionale, rimanendo elevata la circolazione del virus e della sottovariante di omicron BA.2, appare ancora indispensabile non abbandonare le misure di prevenzione, igiene e protezione sia individuali che collettive e non trascurare l’adesione alla campagna vaccinale, anche per salvaguardare le fasce d’età più fragili ed a rischio».

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