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Una delle scritte contro il sindaco Ceraso

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CUTRO – Inquietante episodio di presumibile natura intimidatoria ai danni del sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, all’indomani della manifestazione contro la ‘ndrangheta da lui promossa (LEGGI LA NOTIZIA). “Ceraso dimettiti”. “Steccato senza sindaco”. La scritta “Ceraso” accanto a un tombino fognario. Queste le scritte vergate con uno spray sulle strade di Steccato di Cutro, poche ore prima dell’inizio di una Via Crucis prevista proprio nella frazione costiera in ricordo delle vittime del naufragio dello scorso 26 febbraio in cui morirono 94 migranti. Un atto forse riconducibile alla mobilitazione contro il pizzo fortemente voluta dal sindaco Ceraso. «Se è questa la matrice, non mi preoccupa più di tanto e vado avanti convinto di avere dalla mia parte la componente sana della popolazione cutrese, che è la stragrande maggioranza». Alla manifestazione di sabato hanno partecipato, infatti, un migliaio di cittadini al seguito dello striscione “’Ndrangheta, Cutro è un’altra cosa”.

Il sindaco di Cutro Ceraso esclude che il gesto abbia chiavi di lettura più politiche. Un’ipotesi che circola è, infatti, che le frasi minacciose potrebbero essere ricollegabili al malcontento di alcuni settori della popolazione di Steccato, dove l’ufficiale di governo, Damiano Aiello, esponente di FdI, è stato di recente revocato dal sindaco e sostituito con il consigliere Francesco Mazza, che non è originario della frazione, e quindi potrebbe trattarsi di una protesta per l’abbandono della frazione. Ma c’è anche chi protesta perché la vetrina con i reperti del naufragio sarà esposta a Cutro anziché a Steccato in occasione dell’imminente commemorazione delle vittime del naufragio. Il sindaco, invece, è convinto che «il tempismo di chi ha agito nottetempo poche ore dopo la grande partecipazione alla manifestazione antimafia non lascia adito ad altre interpretazioni. Qualcuno non vuole che Cutro cambi, perché questa manifestazione segna un’inversione di tendenza».

Le polemiche sull’esclusione dalla commemorazione? «Il progetto è della Regione Calabria che voleva la vetrina alla Cittadella, io mi sono battuto per portarla a Cutro. A Steccato la vetrina sarà trasferita nel periodo estivo, quando qui si concentrano maggiori flussi essendo un’importante località balenare». Sono in corso accertamenti dei carabinieri. Non si esclude immediatamente la pista “politica” ma si valuta anche il fatto che la manifestazione contro la ‘ndrangheta possa aver dato fastidio ad ambienti malavitosi. I carabinieri hanno informato la Prefettura di Crotone. Al vaglio misure di tutela nei confronti del sindaco.

Alle dichiarazioni di Ceraso è arrivata subito la replica del consigliere comunale Aiello che sostiene (LEGGI) che il malcontento nei suoi confronti non ha nulla a che fare con la ‘ndrangheta

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