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Cecè Librandi, vecchia gloria del Crotone

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CIRÒ MARINA (KR) – Cecè Librandi era un fenomeno: «non lo prendevi mai», ricorda l’ex allenatore, Tony Mazzacua, che è stato un suo compagno di squadra nella Rossanese dei record. Cecè Librandi, che era nato il 10 settembre 1956, è morto all’età di 65 anni, lasciando nello sconforto i suoi familiari e i suoi amici.

Da quel giorno, sui social si rincorrono i ricordi. Mister Pino Greco, ricostruisce per il Quotidiano la storia calcistica di Cecè. «Siamo cresciuti insieme – ricorda – e, sin da piccolo, lui dimostrò di avere un talento naturale, era nato per fare il calciatore, giocava sempre con i più grandi e tutti lo volevano nella loro squadra».

Prova ne è che i dirigenti della società locale, la Cremissa, si affrettarono a tesserare Cecè, quand’ebbe compiuto 14 anni, e, con il consenso dei suoi genitori, lo fecero esordire nella prima squadra. «Era un attaccante destro, rapido e, nello stesso tempo, potente, pieno d’inventiva e con le sue giocate geniali infiammava gli spalti». Militò una sola stagione nella Cremissa.

Il suo allenatore, il compianto mister Morelli, lo accompagnò in Campania per fargli un provino con il Napoli. «Fece un ottimo provino- riprende a raccontare mister Greco- e Cecè mise addirittura in difficoltà il forte difensore Bruscolotti, che aveva il compito di marcarlo». Ma il fortissimo attaccante tornò a Cirò Marina. La Cremissa gli fissò allora un provino con il Crotone, che militava in serie C.

«I presidenti Santopietro e Merigliano, d’accordo con mister Tognon, tesserarono subito Cecè, che disputò due ottimi campionati con il Crotone, diventando il beniamino del pubblico», evidenzia Greco. «Il Crotone- aggiunge- lo diede in prestito alla Cariatese, e Cecè la salvò con i suoi gol dalla retrocessione, e, poi, alla Rossanese, e Cecè vi rimase per tre anni, portandola in serie D». Le prodezze di Cecè in quegli anni le racconterà in un libro mister Mazzacua, che conosce un’infinità di aneddoti sul fenomeno cirotano.  

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