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CIRO’ MARINA – Il Viaggio alle origini del vino, che comprende il Concours Mondial de Bruxelles 2022, non si farà nel territorio cirotano, dove si produce il celebre Cirò doc, bensì a Rende e a Cosenza, dal 18 al 22 maggio. Lo ha deciso il Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, autorizzando una spesa pari a 300 mila euro.

Evidentemente, i dirigenti regionali competenti alla parola “vino” associano la città di Rende e il capoluogo bruzio. Quando hanno appreso la notizia, i vignaioli cirotani sono rimasti basiti. Non è una questione di campanilismo, come sottolineano i produttori interpellati, ma di logica.

Se il bergamotto è il prodotto tipico della provincia di Reggio, il vino simbolo della regione, sia per l’antica vocazione del territorio sia per l’estensione della superficie vitata sia per il numero delle bottiglie prodotte, è il Cirò. Nei Comuni di Cirò e di Cirò Marina si coltiva il 20% dei vigneti presenti in Calabria, e il Cirò rappresenta l’80% del vino doc calabrese.

Leggendo il decreto dirigenziale si apprende, comunque, che la giunta Occhiuto ha approvato la rimodulazione delle schede di intervento del Piano di Azione e coesione (Pac) 2007/2013, tra cui c’è la scheda pilastro nuove operazioni numero 7 “interventi per la promozione e la produzione culturale”, «nell’ambito della quale è previsto un apposito progetto dedicato al “Viaggio alle origini del vino“, all’interno del quale si colloca la candidatura della Calabria al Concorso Mondiale Bruxelles, per tale progetto complessivo è una dotazione finanziaria di 400 mila euro, a valere sulle risorse Pac».

A seguito delle interlocuzioni avvenute tra il dipartimento “turismo- marketing territoriale e mobilità” e il dipartimento “agricoltura-risorse agroalimentari e forestazione”, è maturata la decisione di affidare all’Arsac l’attuazione e la gestione del Concorso. L’Arsac ha predisposto un piano di attività per una spesa complessiva di 300 mila euro, che il dipartimento agricoltura ha ritenuto congrua.

Cosa prevede il programma? L’accoglienza dei giudici, le gare, le pause relax presso il “Parco acquatico Santa Chiara” a Rende, tour in provincia, passeggiate in città, cena di gala. C’è una postilla: dal 20 al 24 marzo «l’attenzione sarà focalizzata su quella parte di territorio calabrese, che non è possibile visitare durante i tour del Concorso, 40 giornalisti svolgeranno tour a Cirò e Reggio per completare il racconto della Calabria enoica». Qual è l’idea alla base del progetto principale? «Accompagnare il visitatore alle origini del vino».

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