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Raffaele Vrenna con mister Nicola

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CROTONE – “Per la salvezza ci sarà un play-out che non durerà 4 partite ma 20, oggi ci sono quattro squadre ma domani potrebbero essere 5 o 6. Ci dobbiamo concentrare su questo ma sono ottimista, credo che possiamo raggiungere l’Empoli”. Il successo contro il Pescara, il secondo in campionato, e la risalita in classifica con due squadre alle spalle, hanno ridato morale al Crotone, come conferma il presidente Raffaele Vrenna per il quale la parola ‘salvezzà ora non è più un tabù.

“La squadra non è stata inferiore a nessuno tranne che in un paio di partite -prosegue all’Adnkronos-. In alcune occasioni siamo stati anche sfortunati. Se si considerano i risultati dopo i primi tempi noi in classifica saremmo sesti ma negli ultimi 10 minuti abbiamo spesso subito gol perdendo o pareggiando, come a Firenze. Con il Pescara invece abbiamo ripreso la partita vincendo meritatamente”.

Sull’avvio di stagione Vrenna spiega le difficoltà iniziali: “Abbiamo forse subito il fatto che il passaggio dalla B alla A per noi era la realizzazione di un sogno e ci siamo gustati il momento. Poi – ha affermato – abbiamo avuto il problema dello stadio che è stato completato a tempo di record. Devo fare un plauso a mister Nicola e al gruppo che con il lavoro e i sacrifici è rimasto concentrato trovando anche i risultati”

Vrenna ha affrontato anche temi nazionali, a partire dalla nomina del nuovo ministro dello Sport, Luca Lotti: “Finanziare le nuove strutture sportive per aiutare la creazione di nuovi centri e dare la possibilità ai club italiani di essere paritetici a quelli europei. La creazione del ministro dello Sport è qualcosa di positivo, faccio i migliori auguri a Lotti a cui chiedo di rivedere la legge Melandri -spiega all’Adnkronos il presidente del club calabrese- per dare la possibilità anche alle società di calcio italiane di essere paritetiche con quelle europee”.

“Oltre al tema economico è importante finanziare le nuove strutture per far si che il calcio dia la possibilità anche ai giovani, attraverso le accademie di cui si parlava anche nella legge Melandri, di sviluppare e finanziare, particolarmente al sud, centri sportivi e fare lezioni di calcio”, aggiunge Vrenna.

L’imprenditore Vrenna si rivolge poi al ministro per la Coesione territoriale e Mezzogiorno De Vincenti. “Abbiamo bisogno di alcune norme che ci diano la possibilità di abbassare le tasse e aiutare nuovi centri industriali nel Meridione attraverso zone franche come ci sono già in altri paesi europei”, spiega Vrenna.

“In Europa alcuni paesi lo stanno già facendo, c’è la possibilità di andare a investire, Bulgaria e Romania, e pagare il 10% di tasse -prosegue Vrenna-. Lo possiamo fare anche noi, Crotone è definita la città più povera d’Italia ma qui abbiamo una tradizione con zone industriali a partire dal 1922”. Secondo Vrenna la creazione delle zone franche darebbe una spinta per “sviluppare l’industria ma anche il turismo e tutto quello che è ad esso legato” in una regione come ad esempio la Calabria dove ci sono 700 chilometri di coste e 3 montagne importanti.

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