X
<
>

Il quinto gol messo a segno da Orsolini

Condividi:
2 minuti per la lettura

CROTONE – L’Atalanta torna a dare spettacolo e un Crotone spettatore non pagante torna a casa a testa bassa. La banda Gasperini, dopo un avvio di stagione complicato anche per colpa del calendario, sembra tornata sui binari della scorsa stagione, fra vecchi e nuovi interpreti.

A illuminare la scena sono soprattutto Ilicic e Petagna, con Caldara che si ripropone in versione goleador e il solito Papu a lasciare il segno con tanto di doppietta. Il 5-1 al Crotone sta quasi stretto agli orobici dove il turnover di Gasperini (Berisha, Toloi, Gomez, Cristante e Gosens le novità rispetto a Verona) paga. Ma ci sono anche i demeriti di un Crotone che Nicola disegna a specchio (difesa a tre, in mezzo Barberis e Izco e Rohden e Tonev in appoggio a Tumminello) e la cui resistenza dura appena cinque minuti: gran giocata sulla destra di Ilicic e palla in mezzo dove Petagna trova la zampata vincente.

Brutto colpo per gli Squali, che al 9′ perdono pure per infortunio Tonev (al suo posto Stoian) e rischiano pure il tracollo quando Ilicic, sull’assist di Gomez, spara alto da due passi. Arginata la sbandata, il Crotone torna a contrastare con efficacia le iniziative dei nerazzurri, i cui continui cambi di gioco non sono sempre precisi. Di contro Masiello e soci trascorrono una serata tranquilla perchè l’undici di Nicola conferma tutti i limiti offensivi evidenziati in questo avvio di campionato, con zero gol segnati.

E al 25′ l’Atalanta fa 2-0: Cordaz nega il raddoppio a Gomez ma sull’angolo successivo nulla può sul tocco sottoporta di Caldara dopo la spizzata di Petagna. A quel punto la squadra di Gasperini toglie il piede dell’acceleratore, preferendo gestire senza fretta e provando a pungere in contropiede.

Il Crotone sembra non sapere che pesci pigliare e al 38′ Ilicic si inventa un gol alla Messi, bevendosi l’intera difesa rossoblù per il 3-0 che mette già una pietra tombale alla partita. Lo squillo di Tumminello (reattivo Berisha) a fine primo tempo vale solo per la cronaca e dopo l’intervallo tocca ancora a Cordaz evitare il peggio, ancora una volta sul Papu.

Ma con la gara ormai in pugno e un avversario innocuo davanti, l’Atalanta decide che è il momento di pensare alle prossime partite, così come fa lo stesso Nicola togliendo Barberis per Kragl. I ritmi si abbassano, come a voler aspettare soltanto il triplice fischio, ma c’è spazio ancora per due gol dell’Atalanta a firma Gomez – il primo sull’ennesima invenzione serale di Ilicic e il secondo su rigore fischiato per fallo di Pavlovic su Caldara – e uno per il Crotone, il primo stagionale, siglato da Tumminello, con la Var che cancella per fuorigioco il 6-1 di Orsolini. Poco male, la Dea è ubriaca di gioia, per gli Squali la strada verso la salvezza sembra più in salita di un anno fa.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE