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Una immagine di Chievo-Crotone dello scorso campionato

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I vertici della società pitagorica sottolinea che l’udienza del 12 settembre potrebbe causare danni irrisarcibili

CROTONE – «Il sistema calcio del nostro Paese attraversa una delle fasi più oscure e confuse che imporrebbero azioni e provvedimenti rigorosi a tutela dei valori dello sport». E’ quanto scrive l’Fc Crotone con una lettera inviata al commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, al Coni ed alla Lega di Serie A e di Serie B. Nel testo la società calabrese torna a chiedere di sospendere il campionato di Serie A o quantomeno le gare del Chievo e del Crotone. Si tratta di una nuova iniziativa che segue quella giuridica di ieri con la quale, in base all’articolo 30 del Codice di giustizia sportiva, i legali del Crotone avevano chiesto di emettere misure cautelari nei confronti del Chievo.

La società calabrese prende spunto dal fallimento del Cesena che era coimputato nel processo sportivo con il Chievo nella vicenda plusvalenze. «La recente sentenza dichiarativa del fallimento dell’AC Cesena SpA in relazione ad ingenti debiti tributari generati dalla ipotizzata sistematica falsificazione dei bilanci societari attraverso il sistema delle plusvalenze – è scritto nella lettera – è fatto di inaudita gravità che non rimarrà privo di conseguenze in ambito penale con il conseguente coinvolgimento degli organi societari del Chievo, autori di speculari operazioni contabili».

Al commissario Fabbricini il Crotone fa notare che «la fissazione dell’udienza di trattazione del deferimento operato dalla Procura Federale nei confronti dell’AC Chievo Verona al 12 settembre 2018, si tradurrà in un’inutile liturgia con conseguenti irrisarcibili danni per Fc Crotone, consentendo, nel contempo, la militanza nel campionato di calcio della massima serie ad una società che reiteratamente ed impunemente ha violato tutte le norme in materia di correttezza, trasparenza e veridicità dei propri bilanci».

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