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Il Comitato provinciale di vigilanza non ha dato l’autorizzazione anche per le due diffide della Soprintendenza

CROTONE – Non c’è pace per lo stadio di Crotone. Il Comitato provinciale di vigilanza, svoltosi stamane presso la Prefettura di Crotone, non ha autorizzato l’agibilità dello stadio “Ezio Scida” in mancanza dei relati. Sull’impianto, infatti, pendono le due diffide da parte del Soprintendente Mario Pagano, che ha intimato al Comune e all’Fc Crotone, lo smantellamento, così come previsto dagli accordi, delle nuove strutture aggiuntive, vale a dire tribuna coperta e curva Sud.

Il problema è che proprio all’interno della tribuna ci sono anche spogliatoi e sala stampa, oltre alcuni ingressi di sicurezza. Così, com’è avvenuto in occasione del primo campionato di Serie A, c’è il rischio che il Crotone calcio debba giocare fuori città la prima partita “casalinga”, fissata per il 2 settembre, contro il Foggia, a meno che il sindaco non si assuma personalmente la responsabilità, come ha già dichiarato, di dichiarare agibile l’impianto.

Intanto dall’ente trapela l’intenzione di ricorrere al Tar contro le diffide di Pagano, ritenute illegittime.

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