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VIBO VALENTIA – Seconda tappa del tour calabrese di Beppe Grillo il quale in piazza a Vibo Valentia (il percorso proseguira poi a Crotone, Catanzaro e Cosenza) ha precisato che questa sua discesa nella punta dello stivale è frutto di una azione di democrazia. «Non siamo venuti a chiedere voti – ha affermato – ma per un’azione di democrazia: firmare per permettere al movimento di partecipare alle elezioni. Poi potete anche non votarci, ma il fatto di andare alle elezioni è un diritto. E’ il primo movimento in Italia che si candida alle elezioni e loro hanno paura». Grillo poi, rispetto ai passaggi burocratici in vista delle elezioni, ha aggiunto: «Fanno decreti e decretini, cambiano la legge elettorale minuto per minuto, quindi il nostro problema non è la raccolta di firme, che comunque resta, ma che ogni firma andrà vidimata nel comune di residenza del sottoscrittore». Per il leader del Movimento 5 stelle, questa volta dal pulpito di Catanzaro, «hanno fatto una legge per metterci in difficoltà. Siamo gli unici che devono raccogliere le firme per partecipare alle elezioni ed i tempi sono molto stretti. Si tratta – ha aggiunto – di fare un atto di democrazia. Anche noi abbiamo il diritto di partecipare alla competizione elettorale». Inoltre sulla questione della partecipazione alle trasmissioni televisive ha chiarito che «i talk show sono trappole. Non ho mai detto di non andare in tv, ma di usare la tv. Sei tu che devi usare loro e non il contrario. Mi accusano di essere un dittatore – ha aggiunto – ma io conosco bene la televisione perchè l’ho fatta per 30 anni». 

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