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SONO stati chiusi alle 21 i seggi per le primarie dei parlamentari del Partito democratico. La Calabria è andata al voto (tra le polemiche) insieme ad altre 8 Regioni – Abruzzo, Alto Adige, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte e Umbria – mentre domenica si voterà nella rimanenti. Sono stati allestiti quasi lo stesso numero di seggi delle primarie del 25 novembre. Ed è lì che sono scattate le operazioni di scrutinio, con i dati che poi confluiscono nelle segreterie provinciali e da lì nel coordinamento di Lamezia Terme.

D’ATTORRE PRIMEGGIA NEL CATANZARESE – I primi risultati ufficiali riguardano la provincia di Catanzaro, dove hanno votato in tutto 9.615 persone. Due terzi di esse hanno indicato tra le due preferenze il nome del commissario regionale Pd, la cui candidatura aveva suscitato tensioni nel partito. D’Attorre ha riscosso per la precisione 6.310 voti. Dietro di lui Doris Lo Moro con 4.446 preferenze. A seguire. Chiara Macrì con 2.926, Arturo Bova 2.743, Fernanda Gigliotti con 1.051, Vittoria Butera 809.

ROSY BINDI PASSA A REGGIO – Rosy Bindi supera lo scoglio delle primarie in provincia di Reggio Calabria. Ha ottenuto 7.527 voti arrivando dietro al consigliere regionale Demetrio Battaglia che ne ha ottenuti 8.362. Seguono Consuelo Nava (1.928 voti), Cristina Commisso (1.780), Giuseppe Morabito (1.744). Elisabetta Cannizzaro (1.426), Domenico Ambrogio (193). Gli elettori sono stati 12.628..

BRUNO BOSSIO FIRST LADY DI CALABRIA – La first lady calabrese, però, non è la leader nazionale mandata da Roma. I dati ufficiali della provincia di Cosenza riferiscono che Enza Bruno Bossio, moglie di Nicola Adamo, dirigente storica del Pd calabrese e membro del direttivo nazionale, ha raccolto infatti 10.613 preferenze. E’ lei, quindi il candidato più votato di tutta la regione. Al secondo posto nel Cosentino, il supporter di Renzi Ernesto Magorno, sindaco di Diamante e sostenuto da Sandro Principe: si è aggiudicato 7.285 voti. Terza è un’altra donna, Stefania Covello, figlia dell’ex senatore Franco, alla quale sono andate 6.720 preferenze. Per il quarto posto, Bruno Villella ha superato di poche centinaia di voti Franco Laratta: 5.161 per l’ex coordinatore provinciale, 4.851 per il deputato uscente. Seguono Valeria Capalbo (3.863 voti) e il consigliere ed ex assessore regionale Mario Maiolo (3.220 voti). In coda, Luigi Guglielmelli (2.265 voti), Daniela De Marco (2.261), Giovanni Manoccio (2.058), Giuseppe Terranova (1.485).

COSENZA, ANCORA VELENI – Come nella contesa nazionale, però, anche stavolta è Cosenza a rivelarsi fonte di veleni per il Pd. «Doveva essere una festa di partecipazione, purtroppo le tante irregolarità hanno rovinato questa consultazione democratica» sostiene, in una nota, Mario Maiolo.   «E’ stato l’epilogo della conduzione antidemocratica e non trasparente della federazione provinciale del Pd. Irregolarità si sono registrate nel tesseramento 2011 e 2012, nella redazione dell’Albo degli elettori, di fatto inesistente, e, quindi, indisponibile alla consultazione da parte dei candidati al pari dell’elenco dei tesserati, nella organizzazione dei seggi e nelle operazioni di voto. Ho atteso responsabilmente l’esito delle primarie solo per dimostrare che la mia battaglia di democrazia, legalità e trasparenza non fosse legata alla indisponibilità a sottopormi al meccanismo delle primarie, ancorchè illegittime per come hanno giustamente e pubblicamente denunciato gli amici Cesare Marini e Rosetta Console. Nella giornata di domenica presenterò formale ricorso alla Commissione di Garanzia Regionale e Nazionale e al Comitato Nazionale Elettorale». 

A VIBO SI IMPONE CENSORE – Censore vince a Vibo, con De Nisi che insegue. Il dato finale di tutte le sezioni provinciali riferisce di 5.458 preferenze per il consigliere regionale, 4.547 per l’ex presidente della Provincia. Seguono Tania Ruffa, prima delle donne con 2.272 voti; Teresa Esposito con 2.257; Caterina Calabrese con 1.203.

CROTONE, ESULTA OLIVERIO –  Nel Crotonese fa festa Nicodemo Oliverio. Ha ottenuto 8.257 preferenze sugli 8.547 voti validi. Il secondo candidato, Serafina Demme, ha ottenuto 2.645 voti ed il terzo, Marianna Caligiuri, 2.076.  «Il risultato straordinario di Crotone e provincia è un premio al lavorio per il territorio, un riconoscimento per l’impegno speso a sostegno delle ragioni di una comunità che vuole orgogliosamente alzare la testa»  afferma il parlamentare del Pd , capogruppo in Commissione agricoltura alla Camera, che ha rivendica un rotondo successo.

LA ROSA DEI POSSIBILI CANDIDATI – Ricordiamo che sono dieci le posizioni utili in lista su quindici (5 sono a discrezione di Bersani) e le candidature seguiranno questo schema: 4 a Cosenza, 2 a Catanzaro, 2 a Reggio, 1 a testa a Crotone e Vibo. Quindi i risultati di queste consultazioni aprirebbero lo spazio alla candidatura di Enza Bruno Bossio, Magorno, Covello, Villella a Cosenza; Oliverio a Crotone; D’Attorre e Lo Moro a Catanzaro; Censore a Vibo; Battaglia e la Bindi a Reggio. Ma altri potrebbero essere ripescati se Bindi e D’Attorre dovessero essere scelti per entrare nella quota di Bersani. 

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