X
<
>

Condividi:
5 minuti per la lettura

 

Più volte i due sono stati in contatto con Denis Verdini e Maurizio Lupi che hanno vagliato la posizione di ogni singolo candidato che ha chiesto la deroga, alla fine l’ha incassata solo Pino Galati. 
Sul tavolo di Denis Verdini le due liste e a notte fonda è stato fatto il punto con il Cavaliere per avere il via libera definitivo. Di fatto sono aperti due tavoli, uno per le liste nazionali e l’altro per gli “impresentabili”. Quest’ultimo sta causando i ritardi per i problemi sorti in Campania. Forse oggi ci sarà l’ufficializzazione, anche se Berlusconi non sarà a Roma per impegni elettorali. La lista sarà presentata, invece, lunedì mattina. Sui nomi non dovrebbero esserci grandi sorprese dopo la novità  anticipata ieri dal Quotidiano. Infatti Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, ucciso dalla ‘ndrangheta a Campo Calabro il 9 agosto 1991 alla vigilia del maxiprocesso a Cosa nostra, ha confermato all’Ansa di essere candidata alla Camera con il Pdl. «Ho accettato – ha detto Rosanna – la proposta fattami in persona dal governatore Giuseppe Scopelliti. Onestamente devo dire che sono veramente grata a chi ha inteso dare voce, attraverso di me, a tutta quella fetta importante della società civile calabrese che purtroppo, troppo spesso, non è stata tenuta nella dovuta considerazione. Spero, se i cittadini lo vorranno, di poter rappresentare al meglio la Calabria onesta in Parlamento». La candidata ringrazia il governatore Scopelliti «perché sta intraprendendo un percorso coraggioso per il rinnovamento e la moralità nella politica».   «Pare – ha concluso Rosanna Scopelliti – che il mio nome sia in posizione apicale. Per me è un onore ed un onere ancora più grande. Questo significa che l’impegno del governatore Scopelliti e quello del Pdl a voler concretamente accelerare questo percorso virtuoso di cambiamento è dimostrato concretamente nei fatti e non soltanto a parole». 
E vediamo la lista che è sul tavolo di Denis Verdini. Rosanna Scopelliti è al numero due, difatti la capolista inserita dietro ad Angelino Alfano, a seguire l’uscente Iole Santelli, poi Dorina Bianchi, Nino Foti, Pino Galati e al numero sette (di fatto il sesto) Giovanni Dima. Quindi sembra confermata la deroga per Pino Galati con una posizione in bilico, mentre risulta penalizzato Giovanni Dima che il sindaco di Roma non ha inserito nei  4-5 posti sicuri concordati con Berlusconi ma in quelli in bilico. Il Pdl regionale, invece, sta facendo pressioni affinché Dima possa trovare una collocazione migliore, oggi se ne saprà di più. Non sarebbe in lista, invece, Demi Arena, ex sindaco di Reggio Calabria, che dovrebbe entrare in giunta regionale al posto di Antonio Caridi, candidato al Senato e insieme a Wanda Ferro non appena sarà commissariata la Provincia di Catanzaro. E’ fuori anche Michele Traversa che avrebbe rifiutato il settimo posto, poi dato a Dima, rinunciando così alla candidatura. Un altro che potrebbe essere in lista, ma non in posizione utile è il consigliere regionale Fausto Orsomarso a cui il partito ha chiesto la disponibilità ad entrare nell’arena. Fuori dalla lista alla Camera anche l’assessore al Bilancio Giacomo Mancini che potrebbe essere candidato al Senato nelle prime sei posizioni utili. E’ al Senato che si annuncia una grande battaglia, il centrodestra affila le armi mettendo in campo tutto l’apparato della Regione. Capolista dietro a Silvio Berlusconi c’è l’uscente Tonino Gentile e a seguire gli assessori Piero Aiello e Antonio Caridi e nelle altre tre posizioni utili, potrebbero entrare Giacomo Mancini, l’imprenditore Lorenzo Speziali, 42 anni, al posto di Peppe presidente degli industriali calabresi e del papà Vicenzo senatore uscente. In lista tra Camera e Senato anche molti sindaci: quelli di San Giovanni in Fiore, Pedivigliano, Paola, Amendolara, Parghelia e alcuni del reggino. 
Trattative ad oltranza anche per comporre la lista “Grande Sud”, ieri c’è stata una riunione a Lamezia presieduta da Alberto Sarra e dal coordinatore della “lista Scopelliti presidente” Mario Caligiuri. E’ certo che sarà il capolista alla Camera e al numero due dovrebbe esserci l’impresario di spettacoli Dino Vitola, a seguire l’ex sindaco di Acri Tenuta, Ciccio Corso (ex Noi Sud) e Carmensita Furlano. Mentre al Senato il capolista è Giovanni Bilardi, seguito dai consiglieri regionali Alfonsino Grillo, Mario Caligiuri (assessore), Claudio Parente, Candeloro Imbalzano. Magarò ha rifiutato la candidatura. 
Contattato anche l’ex senatore socialista Franco Crinò che avrebbe assicurato pieno sostegno alle lista senza essere candidato perché in caso di elezione di Bilardi entrerebbe in consiglio regionale il fratello Pietro, sindaco di Casignana e medico molto noto nella Locride. 

ALLA fine la deroga l’ha incassata solo Pino Galati, ma per lui ci sarà una posizione in bilico alla Camera. Sul tavolo di Denis Verdini ieri sono state composte le due liste Pdl per la Calabria e a notte fonda è stato fatto il punto con il Cavaliere per avere il via libera definitivo. Di fatto sono aperti due tavoli, uno per le liste nazionali e l’altro per gli “impresentabili”. Quest’ultimo sta causando i ritardi per i problemi sorti in Campania. Forse oggi ci sarà l’ufficializzazione, anche se Berlusconi non sarà a Roma per impegni elettorali. La lista sarà presentata, invece, lunedì mattina. 

 

Per Montecitorio confermata la scelta di Rosanna Scopelliti: è al numero due, di fatto la capolista dietro ad Angelino Alfano. A seguire l’uscente Jole Santelli, poi Dorina Bianchi, Nino Foti, Pino Galati e al numero sette (di fatto il sesto) Giovanni Dima che Alemanno non ha inserito nei  4-5 posti sicuri concordati con Berlusconi ma in quelli in bilico. Il Pdl regionale, invece, sta facendo pressioni affinché Dima possa trovare una collocazione migliore. Non sarebbe in lista, invece, Demi Arena, ex sindaco di Reggio Calabria, che dovrebbe entrare in giunta regionale al posto di Antonio Caridi (candidato al Senato) e insieme a Wanda Ferro non appena sarà commissariata la Provincia di Catanzaro. E’ fuori anche Michele Traversa che avrebbe rifiutato il settimo posto. 

E’ al Senato che si annuncia una grande battaglia, il centrodestra affila le armi mettendo in campo tutto l’apparato della Regione. In lista tra Camera e Senato anche molti sindaci: quelli di San Giovanni in Fiore, Pedivigliano, Paola, Amendolara, Parghelia e alcuni del reggino.

 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE