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AGGIORNAMENTO DELLE 17.34 – E’ iniziata la seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno l’approvazione della variazione di bilancio.

AGGIORNAMENTO DELLE 17.20 – Raggiunto un accordo tra la Regione, i sindaci e i manifestanti. Al tavolo romano aperto per affrontare la questione dei precari adesso sarà presente anche una delegazione dei sindaci calabresi interessati al problema. La prossima seduta si svolgera il 21 novembre. Nel frattempo, la Regione ha accolto la proprosta avanzata dai sindaci calabresi che avevano preparato un documento di sintesi, stilato al termine di oltre sei ore di lavori, con il quale avevano avanzato alcune precise rinchieste ai vertici della Regione Calabria. Nel dettaglio, la Regione procederà ad una variazione di bilancio al fine di consentire di liquidare le somme necessarie al pagamento delle mensilità di Ottobre e Novembre entro pochi giorni e, inoltre, la Giunta si impegna a trovare le somme necessarie per liquidare entro il 31 dicembre le indennità relative ai mesi di luglio, agosto e settembre.
 
LA TENSIONE INIZIALE – Lo avevano preannunciato. I lavoratori precari hanno raggiunto la sede di palazzo Campanella, a Reggio Calabria, da ogni parte della Calabria per mettere in piazza le proprie difficoltà e rivendicare ciò che gli spetta: un futuro certo ed un lavoro dignitoso. L’incontro con l’assessore regionale al Lavoro, ieri sera a Catanzaro, non ha sciolto gli ultimi nodi ed i vertici regionali dei sindacati hanno confermato la scelta di protestare. 
 

 

I lavoratori precari di tutta la regione si sono dati appuntamento a Reggio Calabria, sotto Palazzo Campanella, nel giorno in cui il “parlamentino” calabrese porterà all’attenzione dell’aula il loro disagio. Con loro ci sono anche diversi sindaci con la fascia tricolore. Un migliaio le persone presenti davanti la sede del Consiglio regionale dove il clima è teso e dove si registrano le prime proteste corredate anche dal lancio di uova verso il palazzo del Consiglio. Sul posto è presente la polizia in assetto antisommossa. 
La presenza di lavoratori è massiccia e sono presenti le bandiere della Cgil, della Cisl, della Uil, della Ugl e gli striscioni dell’Usb. Una delegazione dei sindacati, dei sindaci e dei lavoratori ha ottenuto un confronto con il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, la vicepresidente Antonella Stasi e l’assessore alle politiche del lavoro Nazzareno Salerno per discutere del problema ma da quanto emerso le tesi della giunta regionale non hanno convinto i sindaci che hanno deciso di restare nella sala delle commissioni per stilare un documento unitario in cui far emergere la loro posizione critica di fronte alle ipotesi prospettate dalla Regione. Il tutto mentre diversi consiglieri attendono di consumare il pranzo conversando tra di loro.
Poi però la situazione degenera e anche i sindaci minacciano di fare irruzione nell’aula consiliare di palazzo Campanella.
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