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ESPERIENZA di Governo al capolinea per Jole Santelli, la calabrese che ricopre l’incarico di sottosegretario al Lavoro. Dopo la decisione di Forza Italia di non sostenere più Enrico Letta, è stato lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri ad evidenziare la necessità di rivedere almeno gli incarichi dei berlusconiani.  “Mi aspetto atti conseguenti dai membri del governo che hanno deciso di sostenere una forza che non ha votato la fiducia, mi aspetto che tirino le conseguenze”, ha detto il premier nella sua analisi sulla nuova situazione politica
CINQUE FORZISTI NEL GOVERNO – Sono in tutto cinque gli esponenti di Forza Italia – o espressione dei partiti che si sono presentati alle elezioni alleati dell’allora Pdl – che al momento fanno ancora parte della compagine governativa e che, dopo la decisione assunta da Silvio Berlusconi e dal partito forzista di fuoriuscire dalla maggioranza e non sostenere più il governo, dovrebbero lasciare palazzo Chigi. 
Per ora, viene spiegato da fonti Fi, non vi è nessuna richiesta ufficiale da parte del Cavaliere di presentare le dimissioni, ma al riguardo il premier Enrico Letta, questa mattina, è stato chiaro: “Il tema della squadra non si pone, la squadra continua a lavorare così com’è”, ha spiegato in merito all’ipotesi di rimpasto, precisando però di aspettarsi decisioni conseguenziali. 
I cinque esponenti forzisti attualmente al governo sono: il viceministro agli Esteri Bruno Archi; i sottosegretari al Lavoro, Jole Santelli, e alle Infrastrutture Rocco Girlanda (tutti eletti nelle liste Pdl e dopo la scissione passati a Forza Italia); il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Gianfranco Miccichè (eletto con Grande Sud, alleato del Pdl); il sottosegretario agli Affari regionali, Walter Ferrazza (aderente al Mir, Moderati in Rivoluzione dell’imprenditore Samorì). C’è poi l’incognita se il ‘tecnicò di area centrodestra, Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, vada ricompreso tra gli esponenti che a seguito del passaggio di FI all’opposizione dovranno presentare le dimissioni.
A ROMA PER SILVIO – Alla manifestazione che si è svolta davanti Palazzo Grazioli in favore di Silvio Berlusconi hanno partecipato delegazioni di Forza Italia provenienti da Crotone e Vibo Valentia. La delegazione crotonese di Forza Italia era composta, secondo quanto riferisce un comunicato, “da una cinquantina di cittadini “che hanno ritenuto opportuno garantire il loro appoggio al leader indiscusso del centrodestra italiano nel momento più difficile della sua sfolgorante carriera politica. L’accanimento giudiziario perpetrato ai danni del presidente Berlusconi sta raggiungendo in queste ore la punta di massima intolleranza. Tutti coloro i quali si identificano nei valori liberali, moderati e riformisti non possono condividere questo stato di cose. Anche da Crotone, pertanto, si è levato un invito alla politica e al Parlamento ad usare lungimiranza e buon senso per non dare spalla a una lotta fra poteri dello Stato che ormai è palesemente in atto”. 
La delegazione vibonese è giunta a Roma proveniente da Vibo e da numerosi centri della provincia. “Uomini politici e rappresentanti delle istituzioni, ma anche tanti semplici militanti – si afferma in una nota – si sono recati nella capitale per dimostrare il loro sostegno al leader nazionale Silvio Berlusconi nel giorno del voto, in Senato, sulla sua eventuale decadenza. Il pullman dei vibonesi si è unito ai tanti altri provenienti da tutta la Calabria, segno che la presenza del nuovo partito di Berlusconi ha fatto presa in maniera pregnante nella regione. A guidare la delegazione il consigliere regionale Salvatore Bulzomì, il quale, in questo modo, ha voluto manifestare in maniera diretta il convincimento sul fatto che quella in corso è una battaglia per la libertà, che va oltre i singoli casi e che è alla base della linea tracciata dal nuovo partito. Una battaglia evidentemente largamente condivisa, anche da numerose componenti del partito che a Vibo Valentia e provincia sta assumendo i contorni di una compagine vasta e compatta”.
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