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Matteo Salvini, leader della Lega

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REGGIO CALABRIA – A distanza di una decina di giorni dalle elezioni regionali, ancora non è avvenuta la procalmazione degli eletti. Tutto tace anche nel complicato rebus della formazione della giunta regionale. Qualcuno dice che qualche novità potrebbe esserci domani, giovedì 6, almeno sul piano delle direttrici del futuro governo regionale. La neo presidente Jole Santelli nei giorni scorsi ha detto di voler fare una giunta politica e che si sarebbe consultata con i vertici della coalizione di centrodestra.

Il leader della Lega Matteo Salvini sarà proprio domani a Reggio Calabria per partecipare ad una manifestazione pubblica. Una visita, ha spiegato lo stesso Salvini in un video su facebook, per ringraziare gli elettori calabresi per il risultato alle regionali del 26 gennaio scorso. Il leader della Lega parteciperà ad una manifestazione al Teatro Odeon in programma alle 18.30. L’ex ministro dell’Interno, alle 15, si recherà presso il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri per portare il suo personale ringraziamento al comandante Bruno Capece e ai suoi uomini per la maxioperazione antimafia “Rinascita-Scott” che lo scorso 19 dicembre ha portato all’arresto di 334 persone ritenute vertici e gregari delle varie consorterie criminali del territorio vibonese, in particolare le cosche Lo Bianco-Barba, Mancuso, La Rosa, Accorinti, Soriano, il gruppo dei Piscopisani.

Non sappiamo se durante la visita in Calabria Salvini dirà qualcosa in merito alla giunta. I boatos di corridoio danno come papabili assessori Pietro Molinaro e Tilde Minasi visto che da Catanzaro Filippo Mancuso ha detto di non essere interessato a un assessorato e i due sembrano in vantaggio rispetto a Pietro Raso. Bisogna però considerare eventuali scelte esterne visto che la giunta deve considerare almeno due variabili delicate: quella della distribuzione territoriale e del rispetto della parità di genere. La coppia Molinaro -Minasi sotto questo profilo, però, sembra rispettarle entrambe.

Intanto Salvini nei giorni scorsi in Sicilia è tornato a parlare di progetti. «Con un progetto aggiornato e con fondi privati sia un’opera utile all’economia non solo del Paese. Certo qualche progetto del passato non era funzionale. Il Ponte sullo Stretto non è alternativo alle altre opere. Bisogna sistemare le ferrovie, ma se si può fare con denaro privato non vedo dove sia il problema, c’è progetto vecchio che va attualizzato e contenzioso con privati che va chiuso», ha detto il leader della Lega, incontrando i giornalisti all’Ars. «Sono state 24 ore molte intense e belle. L’inizio di un percorso politico virtuoso. Ci tenevo ad abbracciare i quattro deputati regionali che hanno scelto di cominciare questa battaglia di cambiamento con la Lega. Dopodomani sarà a Reggio Calabria con altri quattro consiglieri regionali e vedremo di portare avanti battaglie comuni su lavoro e infrastrutture», ha concluso il leader che non sembra avere nessuna intenzione di dar retta alle critiche di Umberto Bossi che ha bollato come errore l’aver cambiato natura alla Lega da movimento territoriale a partito nazionale.

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