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TROPEA (VIBO VALENTIA) – Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Tropea, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, diretta da Camillo Falvo, hanno arrestato tre soggetti rosarnesi sospettati di essere gli autori di 9 rapine a mano armata.

Si tratta di Alfio Primerano, nato a Rosarno il 15 marzo 1972 e qui residente; Giovanni Sesini, nato a Polistena l’11 giugno 1990 e residente a Rosarno; Bellocco Pietro Giuseppe, nato a Gioia Tauro il 4 agosto 1983 e residente a Rosarno.

Le indagini hanno fatto luce su un gruppo criminale costituito da persone di Rosarno, una delle quali contigua alla locale struttura ndranghetistica, che agivano nel comprensorio nicoterese. Costoro, nel periodo tra marzo e novembre dell’anno 2020, utilizzando armi semiautomatiche e passamontagna, avevano messo a segno nove rapine aggravate, dando altresì dimostrazione di aggressività attraverso l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il gruppo selezionava le vittime attraverso uno studio degli spostamenti che quest’ultime effettuavano per ragioni lavorative tra Rosarno e Nicotera. Infatti, 8 delle 9 rapine sono risultate essere state operate ad autotrasportatori operanti nell’ambito della logistica e della fornitura di liquidi infiammabili i quali venivano bloccati lungo la strada e, dietro minaccia delle armi, erano costretti a consegnare il denaro trasportato.

In un singolo caso, invece, è stato colpito un gruppo di cacciatori a cui erano stati sottratti le armi per l’esercizio dell’attività venatoria.

L’attività investigativa, avviata all’indomani dei primi fatti – reato, ha consentito la rilettura organica di tutti gli eventi e attraverso la collaborazione delle vittime, il minuzioso incrocio di dati derivanti dal traffico telefonico e dei segnali gps, ha permesso di ricostruire gli spostamenti dei presunti colpevoli, di definire le loro modalità di azione e descriverne l’operatività. I 3 soggetti, tutti pregiudicati per reati specifici, sono stati trasferiti in carcere.

Gli uomini finiti agli arresti sono difesi dagli avvocati Giosué Monardo del Foro di Vibo, Michelangelo Borgese, Giuseppe Alvaro e Domenico Domenico tutti del Foro di Palmi.

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