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Pietro Ciucci, amministratore delegato della società "Ponte sullo Stretto"

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Pietro Ciucci, amministratore delegato della società “Ponte sullo Stretto” chiede una proroga di quattro mesi per rispondere alle osservazioni del ministero dell’Ambiente. La sindaca di Villa San Giovanni Caminiti: «Non saranno sufficienti»

VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA) – È ufficiale, i 30 giorni disponibili per rispondere alle 239 integrazioni indicate dal ministero dell’Ambiente alla Stretto di Messina Spa non bastano e per tale motivo, la società ha scelto di avvalersi dei tempi di proroga a disposizione richiedendo ulteriori 120 giorni di sospensione per presentare la documentazione relativa al progetto del Ponte sullo Stretto.

Lo aveva già anticipato l’amministratore delegato, Pietro Ciucci, alcuni giorni fa quando aveva affermato: «Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte dal Mase».

E in effetti la nota con la quale la società riferisce della decisione, presa di concerto con il Contraente generale Eurolink, riporta l’intenzione di procedere con approfondimenti che prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei «ai quali la società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa». «La decisione – spiega l’amministratore delegato – è motivata dalla eccezionale rilevanza dell’opera e riflette la volontà e il massimo impegno della società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione Via e Vas del Mase».

La notizia non è apparsa una novità agli amministratori locali, in particolare, la sindaca di Villa San Giovanni Giusy Caminiti ha affermato: «Ci aspettavamo assolutamente questa richiesta di proroga. Del resto l’avevamo già sentita nell’aria il 16 aprile, quando siamo stati al Mit per la Conferenza dei servizi. D’altronde l’abbiamo detto più e più volte che soltanto qualora tutti questi studi fossero stati fatti nel tempo si sarebbero potuti togliere dai cassetti e depositare alla Commissione di Via Vas; ma così non era per cui questo passaggio ci appare assolutamente scontato».

Il dubbio che rimane all’amministrazione comunale villese, e che incontra anche le perplessità dell’altra sponda dello Stretto, è che i 4 mesi chiesti da Ciucci «non crediamo possano essere sufficienti, ma saremo vigili per capire quali saranno le integrazioni che realmente verranno ottemperate e quali invece no. – e conclude la sindaca Caminiti – Siamo sempre convinti che nelle intenzioni della Commissione ci fosse il riportare a questa fase, come condizione necessaria per esprimere il parere di Via, tutti questi studi che la Stretto di Messina continua a dire essere stati rinviati in fase di progettazione esecutiva».

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