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LA CALABRIA ha meno di 2.200 edifici scolastici: di questi, 1.286 si trovano in zona sismica 1, la più pericolosa, quella con la più alta probabilità che si verifichi un forte terremoto. I restanti, in ogni caso, hanno ben poco da consolarsi: si trovano in zona sismica 2. Il dato, che si ricava dal 21mo Rapporto sulla sicurezza delle scuole, in realtà non deve stupire, dal momento che la Calabria è terra fragile, ad elevato rischio sismico: il suo territorio è diviso tra zona 1 e zona 2. E tuttavia questo dato non va sottovaluto, soprattutto se incrociato con il numero di edifici scolastici migliorati o adeguati sismicamente o costruiti secondo la normativa sismica.

In Calabria, segnala sempre Cittadinanzattiva, l’8,2% degli istituti è stato interessato da interventi di adeguamento sismico, l’1,3 da quelli di miglioramento, il 12,2 per cento è stato progettato secondo la nuova normativa antisismica. In totale, insomma, solo il 21,7 per cento degli edifici sarebbe stato messo in sicurezza. E si tratta anche di percentuali migliori rispetto alla media del Paese. In Italia, si legge nel rapporto, poco più del 3 per cento degli istituti scolastici è stato adeguato sismicamente (e altrettanti sono quelli migliorati), mentre gli edifici progettati secondo la normativa antisismica rappresentano l’11,4% del totale (lo scorso anno era appena il 7). In Italia, però, gli istituti scolastici in zona 1 sono 2.876 su un totale di 40mila 160, un rapporto nettamente inferiore a quello registrato in Calabria. Regione peraltro che su questo ha un vero primato: 1.286 scuole in zona sismica 1 rappresentano quasi la metà degli istituti del Paese ricadenti in area analoga. Dopo viene la Campania, con “appena” 412 edifici scolastici in zona sismica 1 (e 3.100 in zona 2). Il quadro, per riprendere le parole di Cittadinanzattiva, «appare estremamente preoccupante» e «ancora occorre investire su questo fronte».

SCUOLE E RISCHIO SISMICO, PROGETTI PNRR

È nelle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ora si confida. In Calabria il Pnrr finanzia la costruzione di 16 nuove scuole, due superiori e il resto elementari e medie. Per la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici, invece, alla Calabria sono stati assegnati 34,5 milioni di euro. Una cifra considerevole, ma che resta insufficiente, a fronte dei dati illustrati prima. Gli interventi finanziati con queste risorse sono in totale 18. In dieci casi si tratta di lavori di adeguamento o miglioramento sismico, in cinque di demolizione e ricostruzione. Si tratta di una prima tranche: 500 milioni complessivi, poi portati a 710, e ripartiti tra le Regione, su un fondo complessivo di 3,9 miliardi. Una dotazione che nelle intenzioni del ministero avrebbe dovuto finanziare 3.400 progetti già in essere e 500 nuovi, ma l’aumento delle materie prime – ha avvertito il ministero – comporterà una rimodulazione degli interventi previsti.

CALO DEMOGRAFICO

Prosegue intanto anche in Calabria il calo della popolazione studentesca, con una perdita media per ogni ordine e grado, di circa mille iscritti tra l’attuale anno scolastico e il precedente. Si tratta, in particolare, di 990 iscritti in meno per l’infanzia, 1.533 per la primaria, 889 per le medie e 1.477 alle superiori.

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