X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Sua madre lo ha messo al mondo in barca: con la sua famiglia è partito dal Cameron fino ad arrivare a Vibo Marina dove ad accoglierlo ha trovato una culla incubatrice del 118

VIBO VALENTIA – Non ha voluto aspettare di toccare terra, ha avuto fretta di nascere e aprire i suoi occhi al mondo. E l’ha fatto in un luogo certamente inusuale oggi ma in passato molto comune. E’ stato portato in grembo da sua madre che col marito ha iniziato un viaggio di oltre 5000 km, partendo dal Cameron, attraversando il Sahara e il canale della Manica, per arrivare questa mattina al porto di Vibo Marina insieme ad altri 761 profughi (LEGGI) dopo essere tutti scampati a uno dei tanti, troppi, naufragi che colorano di rosso il Mediterraneo trasformandolo in una immensa tomba.

François Manuel adesso è al sicuro, in buona salute, all’interno di una culla incubatrice, messa a disposizione dal 118, per la gioia dei giovanissimi mamma e papà. La voglia di dare un futuro diverso al proprio piccolo è stata più grande dei rischi da affrontare in un viaggio simile, superando il caldo afoso della sconfinata distesa di sabbia fino alle impervie onde del mare a bordo di un barcone instabile. Sono partiti in due, sono arrivati sani e salvi in tre. La loro intenzione è quella di raggiungere la Francia per un “nuovo inizio”.

Una bella storia anche se, purtroppo, una goccia in un mare di morte.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE