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Parte della piantagione individuata

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Pizzo (VIBO VALENTIA) – Una enorme piantagione di canapa indiana da cui trarre la marijuana del tipo “skunk” è stata scoperta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia nei territori di Pizzo. In particolare, la coltivazione, era effettuata all’interno di 20 serre su un appezzamento di terreno di oltre un ettaro su cui c’erano 89.624 piante di varie altezza, gran parte delle quali già giunte a fioritura e, pertanto, pronte per essere sottoposte alla successiva fase di essiccazione.

Al momento del blitz operato dalle Fiamme Gialle sono state sorprese sette persone intente a coltivare parte delle piante presenti.

I soggetti, di cui la Finanza ha reso note le iniziali, sono G.D. cl. 1975, italiano; P.M. cl.1984, italiano; D.T. cl. 1994, del Mali; B.A. cl. 1994, della Guinea; T. M. cl. 1986, K.B. cl.1985 e T.S. cl. 1983 (gli ultimi tre tutti della Costa d’Avorio).

I sette sono stati arrestati in flagranza di reato e trasferitialla Casa Circondariale di Vibo Valentia.

Oltre alle 20 serre già in coltura, è stata altresì rilevata l’esistenza di un’estesa area già predisposta per l’impianto di ulteriori 3200 piante, posizionate in vivaio in appositi contenitori di polistirolo.

Quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia è apparsa «una vera e propria azienda agricola, strutturata e munita di ogni elemento produttivo necessario – spiega la Finanza – per la coltivazione e la successiva distribuzione dello stupefacente: teli, mezzi, utensili, un capillare ed ingegnoso sistema di irrigazione automatico, aeratori, un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, buste, bilance di precisione e ben 5 braccianti di nazionalità extraeuropea, regolarmente pagati per lo svolgimento delle mansioni loro affidate». 

In prossimità della piantagione i militari hanno scoperto anche «una casa colonica che, formalmente disabitata, era in realtà adibita sia allo stoccaggio e all’essiccazione della marijuana sia a modulo abitativo per gli addetti agli illeciti lavori».

I finanzieri vibonesi, in esecuzione di quanto disposto dal pubblicop ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Benedetta Callea, informata della scoperta, hanno proceduto all’arresto dei sette soggetti individuati in loco ed al sequestro dell’intera piantagione, di un ingente quantitativo di stupefacente già essiccato e di tutta l’attrezzatura scovata all’esito delle approfondite attività di perquisizione eseguite.L’Autorità Giudiziaria ha disposto, inoltre, previa opportuna campionatura, l’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione delle medesime.

Le coltivazioni, a fioritura completa, avrebbero prodotto circa 8 tonnellate di marijuana. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe fruttato un profitto, sul mercato illegale, pari ad almeno 20 milioni di euro.  Le indagini delle Fiamme Gialle, dirette dal Sost. Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Callea, sono ancora in corso di esecuzione al fine di accertare eventuali ulteriori responsabili nell’attività illecita in rassegna.

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