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La scuola di Polizia di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – La Scuola allievi agenti della Polizia di Stato esclusa dai corsi di formazione? L’interrogativo proviene dal Siulp di Vibo Valentia dopo aver preso atto dell’esplicita volontà del Ministero dell’Interno sull’assegnazione del 220° Corso a sei Scuole del “centro-nord”: Cesena, Spoleto, Piacenza, Abbasanta, Brescia e Pescara.

Una decisione che la segreteria provinciale del sindacato guidato da Franco Caso ritiene essere “illogica, vista pure la numerosa aliquota di allievi meridionali ed in particolare di “allievi calabresi” presenti negli elenchi”. Esprimendo pertanto il proprio “disappunto per l’esclusione dell’Istituto di formazione di Vibo, unica Scuola della Polizia di Stato del Sud nel panorama nazionale.

UN SEGNALE NEGATIVO PER SCUOLA DI POLIZIA DI VIBO VALENTIA

Un segnale negativo per la Scuola e per il territorio Calabrese, questa decisione diramata dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno che, oltre a sancire l’esclusione dalla rosa delle sei scuole scelte per l’avvio del corso di formazione, lascia l’amaro in bocca e sa “di beffa”, soprattutto in considerazione dell’enorme numero di allievi reclutati – ben 1383 – e delle pari condizioni logistiche-organizzative che accomunavano l’Istituto Vibonese “ad almeno” quattro delle sei Scuole scelte per l’avvio del corso in parola”.

Infatti, le scuole di Piacenza, Abbasanta, Brescia e Pescara hanno una capienza simile o inferiore a quella dell’Istituto di Piazza d’Armi. Tra l’altro anche la Scuola di Vibo, dal 21 dicembre scorso avrebbe potuto “ospitare il 220° corso, ma ne è stata volutamente decretata la partenza solo pochi giorni prima”, denuncia Caso. Il quale, inoltre, ha aggiunto che “non si capisce dove verranno svolti alcuni corsi di specialità (es. Stradale, Postale, ecc)», Corsi che in passato «si tenevano ad esempio presso il “Centro Addestramento” di Cesena; forse, alla fine, potrebbe succedere addirittura un paradosso: i “Centri di addestramento della Polizia di Stato” formeranno “allievi agenti” e le scuole allievi agenti, forse svolgeranno corsi di specialità?”, è la domanda.

IL SIULP: «GRANDE DELUSIONE SIA NEI FORMATORI SIA NEI POLIZIOTTI»

Ecco perché, ad avviso del Siulp, la partenza con questa distribuzione di allievi per il 220° Corso (che inizierà il 7 dicembre prossimo) lascia “forte delusione sia nei formatori e sia nei poliziotti dell’Istituto d’Istruzione Vibonese». Ed il Siulp, che è sempre stato “attento a questo tema”, non può sottovalutare questa scelta “inopportuna” con cui l’Amministrazione ha deciso di “lasciare fuori” la Scuola di Vibo dal panorama formativo nazionale”.

Per tali motivi la Segreteria del maggiore Sindacato di Polizia (con oltre 260 iscritti in provincia) si appella alla “sensibilità dei politici della Calabria». Che «già in un recente passato sono riusciti, magari conoscendo meglio di altri il territorio e le popolazioni residenti, a rilanciare e promuovere quest’avamposto di legalità in un territorio di ’ndrangheta. Tutto ciò, affinché l’Istituto di eccellenza Vibonese continui a svolgere la sua funzione, quella formativa, all’interno dell’Istituzione Polizia di Stato”, ha concluso Caso.

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