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Nino Macrì, Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo

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TROPEA (VV) – La puntata di Masterchef girata la scorsa estate a Tropea e andata in onda su Sky Uno nei giorni scorsi ha mostrato tutte le bellezze della città, tanto da lasciare a bocca aperta, giudici e concorrenti, ma anche le prelibatezze del Vibonese.

Ed è su questa scia che si inquadra la riflessione del sindaco Nino Macrì: “In Calabria – esordisce – è possibile fare delle vere e proprie esperienze gastronomiche con pesce fresco ed autentico dei nostri mari, senza alcuna necessità di scomodare, per accogliere i nostri ospiti in tutti mesi dell’anno, pesci, prodotti e piatti di altri mari e di altri Paesi o emisferi, così come purtroppo spesso accade per un’inclinazione oicofobica che va governata e superata. È esattamente con questo spirito e con questo approccio che nella selezione delle altre materie prime per la prova in esterna di Masterchef nel Principato di Tropea dedicato alla nostra cipolla rossa, che ha fatto registrare un milione di spettatori su Sky, abbiamo voluto che co-protagonisti fossero anche i nostri surici (in italiano pesce pettine), tra quelli più identitari, ricercati e proposti dalla ristorazione della nostra destinazione”.

Il primo cittadino esprime quindi soddisfazione per la qualità e la forza identitaria e distintiva “del preciso messaggio esperienziale che da Tropea abbiamo voluto e saputo trasmettere insieme alla Regione Calabria – Assessorato all’agricoltura – con il Gal Terre Vibonesi e Flag dello Stretto, il Consorzio della Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp e l’Associazione Albergatori Tropea (Asalt)”.

I concorrenti di MasterChef impegnati nella prova esterna di Tropea

Insieme ai surici ed alla Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp, divenuta ormai sempre più icona internazionale della Calabria, si è impreziosito il paniere identitario calabrese, sul quale si sono cimentate le due squadre in gara per Masterchef, col pesce spada e col famoso pecorino del Monte Poro, con agrumi e alici, gambero rosso, patata della Sila Ipg e ‘nduja di Spilinga.

“Siamo sempre più convinti – aggiunge Macrì – che quella della valorizzazione intelligente della biodiversità e dell’enogastronomia autentiche dei nostri territori resti la leva strategica per continuare a rafforzare la forza e l’attrattività turistica complessiva e competitiva della destinazione Calabria nel mondo 365 giorni l’anno. Ed è in questa cornice e prospettiva che – sottolinea – come Amministrazione Comunale continueremo a privilegiare, nella massima sinergia auspicabile con tutti gli attori territoriali e regionali, tutti gli strumenti e le iniziative finalizzate a consolidare, anche in chiave di eco-sostenibilità e di qualità della vita, la riconoscibilità diffusa del brand e dell’esperienza Tropea”.

I tavoli e i produttori locali che hanno giudicato i piatti preparati dai concorrenti

Macrì coglie infine l’occasione per ringraziare, insieme a tutti gli altri partner, soprattutto l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo ed il direttore generale del dipartimento Giacomo Giovinazzo per la “sensibilità ed il sostegno ancora una volta dimostrato dalla Regione Calabria per la migliore riuscita di proposte ed eventi di qualità e di portata regionale che, come nel caso della tappa di Masterchef a Tropea, è stata una straordinaria e formidabile vetrina promozionale e nazionale per tutta la nostra terra”.

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