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AVELLINO- La più piccola ha sedici anni le altre quattro invece hanno tra i diciassette e i diciotto anni da poco compiuti, sono tutte originarie dei comuni dell’hinterland avellinese, tutte collegate dalla frequentazione di un istituto scolastico cittadino. Tutte rischiano però un processo per diffamazione e diffusione di materiale pedopornografico. La foto del seno di quella che era una loro amica, anche lei poco più che sedicenne, diffusa dopo averla presa dal suo stesso telefonino, sui gruppi wattapp della classe, una scuola superiore avellinese, frequentata dalla loro vittima. Sono cinque le studentesse indagate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, tutte destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, quello firmato dal sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli Francesco Cerullo. Tutte e cinque ora rischiano il processo per la vicenda denunciata dalla ragazza e dai suoi genitori alla Questura di Avellino e dagli sviluppi delle indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile agli ordini del vicequestore Michele Salemme, che hanno ascoltato le ragazzine, che avevano compiuto questa azione di «bullismo» verso la loro amica. Dichiarazioni che hanno convinto il magistrato della Procura guidata dalla dottoressa Maria De Luzenberger, che ha coordinato il fascicolo di indagine a non chiedere l’archiviazione ma a procedere con la contestazione che è abbastanza grave, anche se non è escluso che per loro possa essere scelta una delle misure alternative applicate in questi casi dal Tribunale per i minorenni di Napoli.

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