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Non si ferma la polemica rispetto all’ultima ordinanza del Governatore De Luca che ha imposto una serie di divieti per bar e ristoranti nel periodo che va dal 23 dicembre al 1 gennaio 2022. La Confcommercio Campania, distretto di Avellino, con il responsabile Angelo Losco, si schiera apertamente al fianco dei titolari di pub, bar, ristoranti, pubblici esercizi in genere.

“Purtroppo- dice Losco- va riscontrato nuovamente un accanimento nei confronti della categoria che è sempre stata oltremodo penalizzata a Rispetto di altre. Nonostante gli sforzi profusi dagli esercenti e dai cittadini tutti che si sono impegnati e sottoposti a vaccinazioni e controlli igienico sanitari, ci ritroviamo in un momento storico delicatissimo per il comparto, a subire scelte che risultano poco eque ed estremamente nocenti per l’economia locale.

Con questa ordinanza di fatto si mette in ginocchio un intero settore nell’unico momento storico dove era possibile invertire le tendenze di profitto, senza considerare che scelte assunte a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie non tengono nemmeno conto di quanto già investito dagli esercenti. Pertanto l’auspicio è che il Governatore possa, come capitato precedentemente correggere il tiro e garantire lavoro alla categoria. revocare immediatamente”.

Dura anche la presa di posizione di Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino: “L’ordinanza della Regione è irrazionale ed inaccettabile. Così si rischia di gettare sul lastrico tante attività commerciali irpine e di tutta la Campania ».

«Abbiamo sempre accolto – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – con grande senso di responsabilità ed in maniera collaborativa i provvedimenti delle istituzioni, tesi a contrastare la pandemia in corso e a tutelare la salute pubblica, consapevoli che gli interessi della comunità sono prioritari. In questi mesi, nonostante le difficoltà, gli operatori commerciali si sono fatti carico di investimenti per la messa in sicurezza di negozi ed attività e si sono prontamente adattati ad ogni nuova disposizione, pur di continuare il proprio lavoro.

Oggi però riteniamo assolutamente fuori luogo e da respingere il decreto firmato dal governatore De Luca, con il quale si vieta sostanzialmente, a bar ed esercizi commerciali, ogni attività di vendita di prodotti da asporto, infierendo un duro colpo ad un settore già sofferente, che lentamente stava risalendo la china. Il provvedimento risulta ancora più assurdo in zone a bassa densità abitativa, quali sono tanti Comuni dell’Irpinia”.

Di qui il monito ai consiglieri regionali irpini: “Al – la deputazione regionale irpina, invece, chiediamo di intervenire a tutela del territorio e dei tanti addetti del settore, che soprattutto nelle aree interne, sono costretti a subire l’ennesimo schiaffo, per l’assenza di programmazione dell’ente e per l’in – differenza di chi lo rappresenta”.

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