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AVELLINO- Entra subito nel vivo della sua funzione il punto di prima accoglienza per i profughi ucraini, attivo da ieri mattina presso il Palazzetto dello Sport di Avellino. Sotto l’egida della Prefettura, Questura, Azienda Sanitaria locale e Comune capoluogo, hanno convogliato tutte le attività presso un punto unico attivo in un’ala del Paladelmauro, dove l’Asl già è operante da mesi con la campagna vaccinale. Circa 80 le persone attese per ieri mattina, più elevato il numero un altro collega, due infermieri, tre amministrativisti, oltre a volontari della Misericordia e membri dell’Associazione “Ucraini Irpini”. “Siamo pronti a sostenere anche nuovi e più massicci arrivi- assicura il dottore Ruggiero- Già oggi ( ieri per chi legge) un gruppo era programmato, altre persone si sono recate spontaneamente.

Il box della Questura registra tutti, a noi il compito di garantire le cure sanitarie primarie. Non c’è alcun tipo di renitenza da parte dei profughi, nemmeno per ricevere la vaccinazione anti-covid. E proprio perchè noi, come personale sanitario, siamo organizzati per resistere alle emergenze, siamo tecnicamente organizzati per numeri più elevati, senza far andare in affanno il sistema”. E proprio in relazione al presumibile incremento dei flussi di profughi ucraini, da lunedì è confermato, unicamente per i profili sanitari, l’attivazione di 2 Hub presso i Centri Vaccinali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, che saranno aperti, come ad Avellino, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Tali Comuni sono, peraltro, anche sedi di Commissariati di Pubblica Sicurezza, dove, i cittadini ucraini potranno recarsi per i necessari adempimenti. di rifugiati che si sono presentati ad Avellino, anche da fuori regione, per ricevere assistenza. Da anziani, a giovanissimi e bambini, anche un neonato, stretti nell’abbraccio delle proprie mamme. Volti stanchi, spaesati, ma anche carichi di speranza per essere riusciti a fuggire all’orrore della

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