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AVELLINO- “Le attività scolastiche nel capoluogo riprenderanno regolarmente il 15 settembre in presenza, grazie ad un piano comunale che siano definendo e che permetterà a docenti e alunni di riprendere le lezioni in piena sicurezza”. Lo garantisce il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, pronto a presentare il piano che garantirà il ritorno in classe di tutti i livelli scolastici, differentemente dall’ultimo anno scolastico, quando scelse di far proseguire la didattica a distanza per le superiori fino alla conclusione delle lezioni, nonostante le indicazioni diverse di Governo centrale e Regione Campania.

“Una scelta che rivendico fortemente perché l’emergenza sanitaria consegnava dati differenti da quelli attuali- dice il sindaco- Perchè la campagna vaccinale era appena iniziata e perchè, non da ultimo, in questi mesi abbiamo messo in sicurezza anche dal punto di vista logistico gli istituti per accogliere i ragazzi con tutte le dovute misure di sicurezza e controlli”.

Al netto di quelle che saranno le decisioni degli organi sovracomunali, comprese le valutazioni che sta facendo la Prefettura, anche in termini di trasporti per gli studenti di fuori provincia, per la competenza comunale il sindaco garantisce che non sarà lasciato nulla al caso. Stessa determinazione anche quando Festa viene incalzato su un’altra emergenza, quella ambientale, nel confermare quanto affermato la settimana scorsa rispetto alle difformità dei dati che consegnano le centraline di monitoraggio del capoluogo.

“Quando mi è stata posta la domanda rispetto a quelli che vengono giudicati i mancati interventi da parte del Comune per contrastare le polveri sottili, io ho posto un quesito che, l’Arpac (di cui non ho mai messo in discussione il lavoro), mi ha confermato aver interpretato nel modo corretto. Ad Avellino abbiamo due centraline, una a via Piave, l’altra poco distante al V Circolo. Nessuno negli anni si è mai posto il problema sul perchè due strumenti che distano meno di 800 metri presentano dati notevolmente diversi.

L’Arpac nella sua risposta per mezzo stampa, ha confermato la mia tesi, e cioè che abbiamo una centralina che misura dati che “Ispra Ambiente” associa al traffico urbano ( via Piave ndr), l’altra centralina verifica i dati di fondo di tutto il territorio. E’ evidente che, avendo mission diverse, i due strumenti consegnano dati diversi, e quello di via Scandone monitora la situazione complessiva di Avellino, ed è quello il dato da tenere in considerazione. Attualmente gli sforamenti di polveri sottili- 30- non superano il limite di legge, pur se siamo consapevoli che la questione va tenuta sotto controllo”.

Festa chiarisce anche le ragioni per cui, oltre a no aver più attuato il protocollo d’intesa che il l’ex Commissario Giuseppe Priolo aveva sancito con i comuni limitrofi- appurato che le limitazioni al traffico veicolare erano inefficaci- non ha ancora non ha adottato misure condivise e lungimiranti per affrontare il problema ambientale.

“Fermo restando che sono in vigore ordinanza singole per limitare abbrucciamenti e regolamentare l’utilizzo degli impianti elettrici nei mesi invernali- prosegue il sindaco- Se non andiamo ad analizzare le reali cause dell’inquinamento, non possono incidere realmente sul problema, ma rischieremo di buttare solo fumo negli occhi. Io sono abituato a risolverli i problemi, non tamponarli, e perciò ho già coinvolto le Università, così come chiederò la collaborazione dell’Arpac, che non è mai venuta meno, per capire il male, aggredirlo e quindi curarlo”.

Il sindaco, poi, rivendica anche la scelta dell’organizzazione degli eventi estivi dalla seconda parte di agosto in poi, come una strategia amministrativa ben ponderata che, come noto, porterà anche alla riapertura del Teatro Gesualdo a settembre. A proposito di strutture culturali, Festa rilancia anche la mission della costituenda Fondazione di partecipazione. “Perchè tante critiche? Perché- ribatte il primo cittadino- da una parte politica esiste un pregiudizio di fondo verso le mie scelte, quindi si parla solo per criticare senza nemmeno leggere, approfondire. Lo Statuto redatto dal notaio Pellegrino D’Amore- rincara Festa presto arriverà in Consiglio comunale e sarà ulteriormente chiaro a tutti come stiamo attuando uno strumento partecipato ma che consentirà al Comune di mantenere il controllo pubblico.

Immaginiamo che se avessimo redatto un atto a trazione privata, allora lì, la critica legittima sarebbe stata legata alla svendita del patrimonio pubblico. La Fondazione sarà guidata da un Cda, dove non si sarà spazio per le spartizioni, ma la Presidenza sarà affidata al sindaco di Avellino per 40 anni, quindi non a Gianluca Festa. Non bisogna sempre personalizzare”. Infine la volta sui cantieri: “Superati i grovigli burocratici-amministrativo, poi lo stop del covid, consegneremo tutto, dal tunnel, alla metrò al Centro per l’autismo. Altri dovrebbero spiegare perchè per decenni non l’hanno fatto”.

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