X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

“Le donne hanno sempre una marcia in più. Alcune hanno addirittura la leva del cambio”. La foto è di Vladimir Luxuria. Il post preconfezionato, ripreso da una pagina facebook “Barzellette & Vignette umoristiche”, è del capogruppo del Pd in consiglio comunale, Ettore Iacovacci. La segnalazione arriva da Francesco Todisco, consigliere regionale delegato alle aree interne che commenta: “Mi sembra davvero incredibile che il capogruppo del Pd nel Consiglio comunale della città di Avellino possa condividere la volgarità, l’inciviltà, i toni offensivi e discriminatori utilizzati attraverso una barzelletta ignorante e di infimo ordine rivolta contro Vladimir Luxuria. Il capogruppo del Pd ha poi deciso di rimuovere il post dopo essere stato contattato da un’associazione. Cosa ne pensa il Pd? Cosa ne pensa la città democratica e dei diritti? Può chi ritiene che tali “barzellette” siano una cosa da ridere e non una lesione dei diritti e delle sensibilità delle persone rappresentare una forza democratica e rappresentare l’intera collettività in seno al Consiglio comunale della città? Io ritengo di no e ritengo che Iacovacci, anche autorevole esponente sindacale dell’Ugl, debba chiedere scusa alla sua comunità politica e alla città”. Apriti cielo. Fioccano i commenti. La consigliera comunale Alessandra Iannuzzi: “Chi condivide cose simili di sicuro non è degno di rappresentare il Partito Democratico all’interno del Consiglio Comunale”. Interviene anche Carlo Petrozzelli delle Sardine: “Chi pensa che questi atteggiamenti appartengano solo agli esponenti della Lega Nord evidentemente si sbaglia”. Iacovacci ci mette una pezza e la butta in politica: “Mi rendo conto caro Francesco Todisco che vuoi approfittare di questa circostanza per polemizzare con me anche usando argomenti sicuramente non offensivi nei tuoi confronti credo, ne tantomeno nei confronti di Luxuria . È altrettanto vero però che quando si offende o si denigra o anche si ridicolizza il maschietto tutto tace e tutto è possibile come è possibile che tu non abbia notato o voluto notare quello che qualche aspirante consigliere regionale del PD ha detto che, questo si seriamente, che Caldoro infondo potrebbe essere un buon Governatore”. Il discorso sembra spostarsi quasi sulle Regionali con Todisco che replica: “Che non condivida minimamente il pensiero di chi, dal Pd, sia ambiguo rispetto alle possibili candidature a Presidente del Centrodestra è più che evidente. Tuttavia, non capisco che c’entri con l’ennesima “perla” da mettere nel tuo personale curriculum. Hai condiviso una roba incivile e dovresti vergognartene e scusartene. Quando vuoi confrontarti civilmente di politica non ho alcun problema a farlo. Fra i commenti leggo qualche buon consiglio per la tua persona, saperli ascoltare potrebbe restituirti tanta della dignità persa con il tuo post”. E ancora Iacovacci: “Io non sono alla ricerca di errori o disgrazie altrui magari denunciate solo per un tornaconto personale. Poche parole per buon intenditore. Quando vuoi fare il confronto non ho problemi. Partiamo dal ballottaggio quando eri sotto al palco di Festa. Con me porterò tutte le tue interviste dal 2009 in poi quando faceva il vice sindaco con Galasso e tu eri il mio Capogruppo ricordi?”. E alla fine arrivano le scuse: “Vedo che vuoi solo strumentalizzare le mie parole ma non mi presto. Desidero invece scusarmi senza se e senza ma per post pubblicato sul mio profilo personale (e subito cancellato) che è risultato senza dubbio inopportuno. È stata una leggerezza, nulla di più. Non era certamente mia intenzione offendere nessuno o diffondere messaggi discriminatori. Rispetto tutti e trovo inutile e strumentale montare una polemica politica su uno scivolone fatto con leggerezza. Eccessiva leggerezza, per cui è giusto dire che ho sbagliato”. Ma poi torna alla carica: “Le tue scuse invece a Iannace?”

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE