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AVELLINO- Quaranta pazienti al Covid Hospital, undici contagi accertati dall’Asl e almeno tre comuni che sono con il fiato sospeso per i tamponi effettuati sugli alunni delle scuole elementari. Mentre la ricerca di normalità a Cervinara, con la riapertura delle scuole due giorni fa, il sindaco Caterina Lengua è stata costretta a chiudere un plesso. Una quadro ed una provincia che deve fare ancora i conti con il virus, che circola senza freni, come sta avvenendo in tutta la Campania.


Proprio dal comune della Valle Caudina arriva proprio la notizia che preoccupa maggiormente, anche perchè la scuola era stato proprio un segnale su cui si sperava per il ritorno alla normalità. Ed è stato lo stesso sindaco di Cervinara, Caterina Lengua ad annunciare il provvedimento di urgenza che ha disposto la sospensione delle attività scolastiche: «Abbiamo nelle ultime ore appreso che due contatti di una persona oggi risultata positiva hanno ieri frequentato la scuola, con la presenza nelle rispettive classi IIC della scuola media e seconda elementare, plesso Pirozza. Di intesa con la Dirigente scolastica, abbiamo disposto la sospensione delle attività didattiche per le sole predette classi per la giornata di domani 15 ottobre al fine di consentire la sanificazione delle aule interessate che verrà effettuata su iniziativa del Comune a partire dalle ore 6.30 della stessa giornata». Così anche per quanto riguarda la cittadina della Valle Caudina ci saranno nuovi accertamenti anche per un altro istituto scolastico, l’ennesimo. Anche perchè già si attendono i dati relativi allo screenig degli studenti di Atripalda, Manocalzati e anche ad Avella c’è attenzione sull’Istiuto Pallotti, quello per cui il primo cittadino di Avella, Domenico Biancardi ha già preso contatti con l’Asl di Avellino. Intanto però ci sono ancora undici contagi, anche se c’è sempre il fiato sospeso per quella che è la situazione di Mirabella, dove l’esito dello screening era atteso in serata e per i tamponi eseguiti a Grottaminarda dopo un caso di positività che ha interessato anche il Comune della Valle Ufita.


Intanto questo è il quadro dei contagi emerso ieri. Sono state accertate le positività di un residente nel comune di Roccabascerana; uno a Cervinara; una donna a Castelvetere sul Calore, ricoverata presso l’AORN “Moscati” di Avellino; uno a Flumeri, ricoverata presso l’AORN “Moscati” di Avelllino; quattro a Baiano, contatti di positivo; uno a Mirabella Eclano;uno a Domicella; uno a Montella. In Valle Caudina e nel Baianese, dunque i contagi non si fermano. Ad aggravare il quadro ci sono i ricoveri ed un trend che rischia di mandare in tilt il sistema ospedaliero. A partire dal Moscati di Avellino. Ieri ci sono stati altri tre ricioveri al Covid Hospital.


Si tratta di un ventenne della zona vesuviana, che è anche il più giovane ricoverato dall’inizio della seconda ondata nella Palazzina Alpi, e fa salire ad otto il numero di pazienti non residenti in Irpinia al reparto Covid del Moscati, un settantaseienne di Sirignano ed un cinquantunenne di Cervinara. Che si aggiungono ai casi di ricovero registrati mercoledì, con un altro paziente intubato al Moscati, si tratta di un sessantenne di Grottaminarda, che era stato ricoverato lo scorso sei ottobre nel Covid Hospital del Moscati di Avellino. Due di Venticano, si tratta di una settantatreenne e di una novantunenne , un cinquantanovenne di Avella ed un sessantenne di Castelvetere sul Calore ed un settantanovenne di Flumeri a cui nel pomeriggio si è aggiunta un’ottantaduenne di Solofra. Mentre scriviamo, solo al Pronto Soccorso del Moscati ci sono almeno cinque sospetti positivi che potrebbero essere ricoverati. Si tratta di una condizione di affanno, sia per il fronte di prima linea del Pronto Soccorso, che è tornato assaltato dalle ambulanze in fila, che per lo stesso Covid Hospital.


La capienza dei posti letto all’interno della Palazzina Alpi è infatti quasi esaurita. I posti disponibili sono quarantanove, al momento ne sono occupati quaranta e quindi, almeno di una serie di dimissioni nei prossimi giorni, alla dirigenza della Città Ospedaliera si porrà il problema di recuperare posti letto. Molto probabilmente riattivando il Reparto di Malattie Infettive. che al momento è chiuso perchè il personale è stato trasferito presso il Covid Hospital e quindi potrebbe essere una soluzione in caso arrivi una carenza di posti letto perchè quelli nella palazzina Alpi sono esauriti. Anche dal punto di vista degli ospedali il virus sta mettendo duramente alla prova la provincia di Avellino, in Campania la capienza delle strutture ospedaliere ha raggiunto ormai circa l’ottanta per cento.

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