X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

AVELLINO- Dalle indagini epidemiologiche avviate da Asl e Comuni c’è un unico episodio chiave che collega l’aumento dei contagi in alcuni comuni della provincia di Avellino, ed è legato a serate conviviali avvenute nell’arco delle festività natalizie e anche in occasione di incontri conviviali organizzati in campagna. Leggerezze che non hanno fatto i conti con un nemico subdolo ed insidioso, il Covid.

Il virus non è certo andato in vacanza e lo dimostra il numero dei contagi in alcuni paesi che in percentuale ai tamponi processati supera la media provinciale del 2,70% che si è registrata ieri. Allerta massima, perchè il fenomeno più temuto, quello legato ai rientri e alle festività, ora fa un pò più paura. I contagi complessivamente in Irpinia restano stabili.

Nell’ultimo bollettino dell’Asl sono 36 i soggetti positivi emersi su 1.129 tamponi processati nei laboratori abilitati. Nel dettaglio, i nuovi casi riguardano persone residenti nell’ordine: 1 ad Ariano Irpino; 1 ad Avella; 6, ad Avellino; 2 a Cervinara; 2 a Chiusano di San Domenico; 1 a Gesualdo; 3 a Marzano di Nola; 1 a Monteforte Irpino; 4 a Montoro; 1 a Mugnano del Cardinale; 1 a Quindici; 1 a San Mango sul Calore; 8 a San Martino Valle Caudina; 3 a San Nicola Baronia; 1 a Solofra.

Proprio nel comune di San Martino Valle Caudina, dove è scattato l’ultimo e più preoccupante cluster si vivono ore di ansia per il nuovo focolaio covid, con 8 positivi, tutti riconducibili all’oratorio parrocchiale. Tra i contagiati ci sono nove adolescenti, quasi tutti quindicenni e c’è anche il vice parroco, don Francesco Russo e una collaboratrice e diversi ragazzi. Don Salvatore Picca è risultato invece negativo al tampone che ha effettuato nella giornata di sabato. Di queste ben otto quelle che risiedono nel comune di San Martino Valle Caudina. Il sindaco, Pasquale Pisano, nelle scorse ore avava già ad avvertito la popolazione del focolaio innescatosi in paese.

Anche in questo caso il contagio sarebbe scoppiato dopo una cena, nello scorso week end, a cui aveva preso parte un positivo asintomatico, che però qualche giorno dopo ha accusato invece sintomi. La febbre, il tampone, il risultato e l’allerta a tutti quelli che erano stati insieme a lui qualche giorno prima. «Si è trattato di una leggerezza – spiega il sindaco Pisano -. Un innocente ritrovo tra amici si è tramutato in un rischioso focolaio per il paese. Si tratta di ragazzini che frequentano la parrocchia e a rimanere contagiati sono stati anche alcuni collaboratori adulti, 4 in tutto, che frequentano il centro religioso tra cui il co-parroco».

C’è paura che il focolaio possa estendersi, al momento, dopo i contatti tra il Sep dell’Asl e il Comune di San Martino Valle Caudina sono 30 le persone che saranno sottoposte a tampone, intanto Pisano ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado per tutta la prossima settimana. Due casi positivi comunicati anche al sindaco di Cervinara, Catterina Lengua, che avverte la popolazione della necessità di rispettare le regole: «Il virus è ancora in mezzo a noi e purtroppo continua a mietere contagi.

Oggi, infatti, dopo diversi giorni in cui non si registravano nuovi casi, l’Asl di Avellino, attraverso il Direttore Morgante, ha comunicato che 2 nostri concittadini sono risultati positivi al Covid19, portando così a 6 il numero di persone attualmente positive. Questo conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che non possiamo in alcun modo abbassare la guardia. La vicenda che in queste ore stanno affrontando comuni a noi vicini dimostra che il rischio di una recrudescenza del virus è sempre dietro l’angolo e basta veramente poco per piombare nuovamente in una situazione di estrema pericolosità».

E l’appello del primo cittadino: «Ecco perché vi esortiamo a non vanificare gli sforzi che tutti abbiamo fatto sino ad oggi e ad evitare comportamenti che agevolano la diffusione del virus. Abbiamo il dovere di evitare occasioni di contatti sociali non rispettosi delle norme anticovid, come pure sono stati segnalati nei giorni scorsi e che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Comprendiamo pienamente che in molti comincia ad affiorare la stanchezza ed a prevalere il desiderio di tornare a vivere momenti di socialità e di convivialità. Ma occorre continuare a far prevalere il senso di responsabilità».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE