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Due nuovi positivi su 317 tamponi esaminati. Un positivo a Guardia Lombardi e uno a Mugnano del Cardinale. L’indice di positività scende mentre continua a salire in Campania. Sono 127 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Campania, di cui 42 sintomatici. A comunicarlo è l’unità di crisi regionale. Sono stati effettuati 7.443 tamponi molecolari, 6.665 gli antigenici. Si contano 20 decessi, di cui 0 deceduti nelle ultime 48 ore e 20 in precedenza. Risultano 22 posti letto di terapia intensiva occupati sui 656 disponibili e 236 di degenza su 3.160.

I dati: a Napoli 249.390 (+96), a Salerno 68.227 (+23), a Caserta 65.781 (+6), ad Avellino 20.327 (+1), a Benevento 12.552 (+1). Secondo i dati dell’Unità di crisi, il 26 giugno alle ore 17,00, le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 4.782.732.

Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 3.237.188 cittadini. Di questi 1.545.544 hanno ricevuto la seconda dose. Dosi somministrate 90,04% di 5.311.599 consegnate. Presso i Centri Vaccinali di Avellino sono state somministrate il 25 giugno 4.742 dosi di vaccino: 221 a Monteforte Irpino; 167 a Mirabella Eclano; 169 a Sant’Angelo dei Lombardi; 83 presso il Centro Vaccinale del P.O. di Sant’Angelo dei Lombardi; 173 a Montemarano; 812 presso il Centro Vaccinale di Avellino; 154 a Montoro; 167 a Solofra; 211 presso il Centro Vaccinale Vita di Ariano Irpino; 244 a Vallata; 204 ad Atripalda; 166 a Flumeri; 225 a Moschiano; 114 a Cervinara; 220 presso il Centro Vaccinale di Ariano Palazzetto dello sport; 129 a Montefalcione; 222 a Grottaminarda; 160 a Mercogliano; 74 ad Altavilla Irpina; 54 a Mugnano del Cardinale; 190 a Montella; 130 a Bisaccia; 217 a Lioni; 234 presso Drive Through; 2 a domicilio. Intanto, sono due milioni e 700mila gli over 60 che non si sono sottoposti neanche a una dose di vaccino.

Numeri da non sottovalutare, se si considera che la maggior parte dei casi segnalati “sono stati identificati in soggetti non vaccinati, vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro 14 giorni dalla diagnosi, prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino”, secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità. Il tasso di positività è allo 0,37%, i casi sono 838 (in aumento rispetto ai 753 di ieri), calano i ricoverati, ma la variante Delta, più contagiosa e letale, corre esponenzialmente. Intanto, secondo le indicazioni del governo, da domani in tutta Italia, in zona bianca, cadrà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha, però, dato vita a un nuovo braccio di ferro con il Governo e firmato un’ordinanza per mantenere comunque l’obbligo nella sua Regione. Un nuovo strappo con l’esecutivo.

“Di fronte ad una pandemia bisogna lavorare sempre insieme. Il governo, i commissari, i presidenti di regione e chi amministra a livello locale”, tuona il ministro della Salute, Roberto Speranza. A Napoli, il sindaco uscente Luigi De Magistris definisce l’ordinanza dello ‘Sceriffo’ “dannosa” e “viziata da eccesso di potere”, punitiva nei confronti dei cittadini. E punta il dito contro il sistema sanitario regionale: “Spieghi perché la sua campagna va peggio di quello che si era promesso, come mai ci sono più morti di quelli che si pensava, come mai strutture ospedaliere per cui sono stati spesi milioni di euro non erogano servizi all’altezza della dignità del nostro popolo”.

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, incalza De Luca: “Da una parte ci sono la libertà, il buonsenso, il diritto al lavoro, dall’altra ci sono inspiegabili divieti. I campani non si meritano questo, lo segnalerò al presidente Draghi”,

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