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AVELLINO- Partire a tutti i costi. Sembra questo il mantra dell’amministrazione comunale di Avellino, specificatamente del sindaco Gianluca Festa e del suo vice Laura Nargi presenti fieri al primo giorno di pedonalizzazione di alcune aree del centro storico. Nella sostanza quella di ieri è stata una partenza a metà, non solo per la scarsa presenza di fruitori in un giorno infrasettimanale e lavorativo quale il mercoledì, ma soprattutto per la mancanza di un piano logistico e operativo completo. Alle ore 20:00 in punto lo start dei sette varchi: attivi. Tanti gli automobilisti presi alla sprovvista da un piano di comunicazione e informazione oggettivamente carente, al netto di qualche dichiarazione spot, e un’Assemblea pubblica tenuta settimane fa e senza alcun seguito come promesso..

Ai Vigili Urbani, coordinati dal Vice Comandante Mimmo Sullo il compito di coadiuvare i controlli e, soprattutto, avvertire gli automobilisti che in caso di transito saranno raggiunti da verbale. “ I numeri di targa vengono rilevati regolarmente dai dispositivi- commenta Sullo- Coloro che stanno passando ci riferiscono di essere residenti. Noi faremo una verifica, anche perché abbiamo 90 giorni di tempo per la notifica del verbale. Se verificheremo che non sono residenti scatterà la multa. Quanto all’autorizzazione del Ministero dei Trasporti- chiarisce il Vice Comandante- arriverà tra oggi e domani, e comunque riguarda solo l’utilizzabilità del rilievo fotografico per l’attività sanzionatoria. La Ztl è istituita con delibera della giunta comunale, quindi a partire dalle 20 di oggi – ieri per chi legge ndr – è entrata in vigore. Inoltre, è stata pubblicata ordinanza a mia firma che pone divieto di accesso. Quando ai non residenti che hanno parcheggiato dovranno spostarsi”.

Ma le automobili, cosi come i mezzi del trasporto pubblico che continuano a percorrere le strade non sono pochi. Tanto che le attività ristorative devono aspettare per posizionare le sedute esterne. “Apporteremo dei piccoli accorgimenti nei prossimi giorni ma il sistema al momento sembra funzionare”, dice Sullo. Una “fase sperimentale” come ci ha tenuto a ribadire la Nargi, anche per far abituare residenti e fruitori. Tutti d’accordo sulla opportunità complessiva di far rivivere il centro storico e renderlo pedonale, sia i commercianti delle attività ristorative che gli stessi avellinesi, meno gli esercenti delle altre categorie che più volte avevano chiesto di far slittare l’entrata in vigore dell’ordinanza giornaliera almeno di un’ora ( dalle 20:00 alle 21:00) per permettere loro di poter lavorare con serenità almeno nell’ultima parte della giornata e, quindi, avere anche modo di lasciare il centro storico prima della chiusura delle strade.

Lo mette in evidenza il proprietario del negozio di Ottica, Reppucci: “Siamo favorevoli all’esperimento della pedonalizzazione anche nella città di Avellino, ma occorre non penalizzare nessuno. Partire almeno un’ora dopo aiuterebbe tutti”. A parlare di un’organizzazione non degna, è Raul Pascucci, titolare di un negozio di abbigliamento a Via Nappi che, in segno di protesta, ha abbassato la saracinesca già prima delle 20:00. “Fare l’amministratore richiede preparazione e molta umiltà, cosa che questa allegra brigata non sa cosa sia- rilancia- Impedire la circolazione delle autovetture, senza un’organizza – zione adeguata, seguendo una “moda” che altre realtà possono permettersi per urbanistica e topografia, genera a catena l’innalzamento della curva inquinante per una concentrazione dei fumi in poche altre arterie”. Non solo soddisfatti nemmeno i residenti, ancora alle prese con la richiesta dei permessi per il parcheggio delle autovetture e un sistema informativo che, al netto delle denunce, resta li fermo al 2017. Tante le persone cercando di tornare a casa dopo il lavoro, hanno chiesto lumi alle pattuglie dei Vigili Urbani presenti sul posto.

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