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“Abbiamo una vergognosa disparità nel riparto del fondo sanitario nazionale, delle università, delle politiche sociali, in tutto, ma nessuno combatte perché non è politicamente corretto. Siamo tutti interessati ad avere la vita tranquilla sennò ci dicono che abbiamo cattivo carattere, quindi dobbiamo farci derubare sulla sanità di 200 milioni di euro l’anno. Apriremo a breve un contenzioso con la Corte Costituzionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel suo intervento all’assemblea pubblica dell’Unione industriali di Napoli.

“Il riparto del Fondo di sviluppo e coesione non è stato ancora fatto. E’ vergognoso. Lo dico a bassa voce, così nessuno dirà che ho un cattivo carattere”, ha aggiunto De Luca. Ci sarebbe da fare un chiarimento con il Governo: il tema del Mezzogiorno vi interessa o no? Ce lo diciamo chiaramente, e andiamo avanti. Poi spiegate all’Europa in nome di che prendete 209 miliardi per non fare nulla sullo squilibrio territoriale, sociale e di genere. Io – ha aggiunto De Luca – non mi appassiono ai comitati dedicati al Sud, ma per me il problema è nazionale. Dovremmo dare un orientamento vincolante alle grandi imprese per investire nel Sud, invece non abbiamo una volontà politica conseguente.

A Castellammare abbiamo i cantieri navali e quando si è posto il problema delle produzioni navali qualche anno fa, ci è stato detto che i cantieri a Castellammare non possono accogliere navi di grande tonnellaggio. Allora decidiamo che sotto le 50mila tonnellate vengono costruite lì. Cosa impedisce di fare una scelta politica? Hanno cominciato a spezzettare, un pò è andato nel Nordest, un pò a La Spezia e a Genova. Così non va bene”. De Luca, rivolgendosi a Bonomi, ha sottolineato di essere “contro la lagna meridionale. Io voglio che i nostri amici del Nord si convincano che c’è un interesse nostro ad affrontare questo problema. Il Sud è un mercato di consumo interessante, 20 milioni di abitanti sono un Paese medio, e siamo una grande piattaforma logistica verso Africa e Medio Oriente. Se ci presentiamo in Europa senza un terzo dell’Italia già contiamo poco, non conteremo più niente. Credo che abbiamo interesse comune. Io sono per non tagliare risorse al Nord, sono per utilizzare l’incremento di risorse che arriva in Italia per riequilibrare il distanziamento. Oggi non è così”.

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