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Incendio campo nomadi di Scampia

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Incendio di vaste proporzioni ha distrutto una baracca al campo nomadi di Scampia; Borrelli (Avs): «Arpac monitorI le condizioni dell’aria».


NAPOLI – Un incendio di vaste proporzioni ha interessato durante la notte tra mercoledì e giovedì, 11 aprile 2024, il campo nomadi di Scampia a Cupa Perillo. Il fuoco è divampato nella tarda serata, intorno alle ore 23:00 circa, e hanno avvolto una baracca di legno e diversi cumuli di materiale accatastato.

Le fiamme si sono alzate alte sul cielo di Napoli sprigionando una fitta nube nera visibile da diversi metri di distanza. Immediati sono state le chiamate che hanno allertato l’intervento dei Vigili del fuoco, i quali sono prontamente intervenuti. Per le operazione di soccorso i pompieri hanno impiegato anche un escavatore, utile a spostare cumuli di rifiuti e materiale di risultato per bonificarli dai focolai residui.

«Ennesimo rogo durante la notte al campo di Scampia: aria irrespirabile e fiamme alte». È la denuncia di Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi – Sinistra. «Non è certo un caso che le aree dove esistono questi accampamenti siano soggette ciclicamente ad incendi. Devono essere smantellati. La situazione è diventata insostenibile e le istituzioni – dice il deputato – sono completamente assenti. Non capisco come sia possibile permettere tutto questo. Ci avvelenano ogni giorno con i loro rifiuti».
Borrelli di Alleanza Verdi evidenzia che: «Non si tratta del primo rogo che avviene in questa zona, né sarà l’ultimo. Si tratta, purtroppo, di realtà dove la legalità, la sicurezza e l’ordine sono completamente assenti. Questo, lo diciamo con insistenza da anni, devono essere smantellati definitivamente e devono essere intrapresi dei percorsi di reintegrazione sociale e di salvaguardia per i bambini. In ogni caso queste zone vanno sorvegliate in maniera costante e bisogna punire severamente chi sversa rifiuti in maniera illecita. Inoltre occorre fare prevenzione sul rischio incendi. Ora abbiamo chiesto ad Arpac di monitorare le condizioni dell’aria per capire se – conclude Borrelli- vi siano pericoli per la salute dei cittadini».

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