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De Luca chiede al Prefetto un piano di controlli efficaci contro gli assembramenti. De Magistris annuncia un provvedimento ampio, che non riguarderà solo la chiusura delle strade. E il Governo valuta il rafforzamento della presenza dell’esercito e della Protezione Civile a Napoli. La Campania resta in zona gialla ma le criticità non si fermano, anzi. Restano le file davanti agli ospedali, restano le ore di attese per ricevere assistenza. “i medici sono allo stremo”, ribadisce il sindaco di Napoli. Ed il numero dei positivi, con un aumento del numero dei tamponi, torna a superare il muro dei 3mila. Non solo. Sono aumentati i decessi, ben 34. Ed una morte, quella di un paziente ricoverato nell’Area Sospetti del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, con probabile infezione da Covid- 19 e già in terapia, trovato privo di vita nel bagno dell’area di Pronto soccorso, è ora anche al centro di un video diventato virale.

Le immagini sono state girate pochi minuti dopo il decesso, approfittando dell’allontanamento dei soccorritori andati a prendere una lettiga sulla quale adagiarlo. “È deprecabile – dice il direttore generale dell’ospedale napoletano, Giuseppe Longo – che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell’opinione pubblica”.

La Campania sempre più una sorta rebus. Rebus che potrebbe chiarirsi nelle prossime ore, essendo terminata l’acquisizione delle informazioni da parte degli ispettori del ministero della Sanità che, accompagnati dai carabinieri del Nas, negli scorsi due giorni, si sono recati in quattro ospedali della città. Un tema, quello della Campania, che è stato affrontato anche dal premier Conte in una riunione con i capidelegazione.

Il governo starebbe valutando di rafforzare la presenza dell’esercito e della Protezione civile a Napoli, per l’attività di gestione dell’emergenza Coronavirus. Intanto il governatore De Luca si rivolge al prefetto. Chiama di nuovo in causa gli “episodi clamorosi di assembramenti fuori controllo verificatisi in particolare sul Lungomare di Napoli e in alcuni luoghi del centro storico”, e per questo chiede “la rapida definizione di un piano generale di interventi articolati per precise realtà territoriali e garantito nella sua attuazione, già dai prossimi giorni, da controlli efficaci delle forze di polizia nazionali e locali, e volto a impedire assembramenti e attività che incentivano una mobilità non legata alle esigenze essenziali”.

Domani a Napoli potrebbero, invece, scattare delle restrizioni. Il sindaco valuterà prima tutto con il prefetto ma annuncia un provvedimento ampio. Vicenda sanitaria, senza dubbio, ma anche politica. Da fonti di primo piano del Movimento 5 stelle, trapela preoccupazione: “La situazione in Campania presenta evidentemente delle criticità, ci stanno arrivando molte segnalazioni” che rendono evidente che la regione non possa restare zona “gialla” La capogruppo regionale M5S, Valeria Ciarambino, va anche oltre: “Ci sono medici e infermieri allo stremo e ospedali che scoppiano. Le persone muoiono in ambulanza. Ne ho parlato anche con Di Maio che condivide le mie preoccupazioni. Chiedo al governo misure più rigide”.

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