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La curva dei contagi è in leggero calo, la Campania resta in zona gialla ma il governatore Vincenzo De Luca avverte: “Se si metteranno in atto comportamenti irresponsabili, tra due-tre settimane si chiude tutto”. “Che non si intenda che con la zona gialla siamo di fronte ad un rompete le righe e che possiamo consentirci di fare la ricreazione”, avverte nella consueta diretta Fb del venerdì. Anche perché De Luca, per la Campania, ha un piano ben preciso: renderla la prima regione in Italia e in Europa covid free.

Punta quasi tutto sui vaccini, De Luca: ne servono oltre 8milioni di dosi. E punta la restante parte sulla responsabilità del cittadini soprattutto ora che si potrà andare al ristorante ad ora di pranzo, riapriranno i musei, si potrà andare da un comune all’altro. La temuta fase post Natale e Capodanno ha visto un “aumento non straordinario ma sensibile di contagi”, spiega. Proprio ieri la fotografia che emerge dal report curato dall’Osservatorio epidemiologico, coordinato dall’equipe di Giuseppe Signoriello, docente dell’università Vanvitelli, e dall’assessore alla Salute del Comune, Francesca Menna evidenzia che nelle ultime due settimane sono stati notificati, nella sola città di Napoli, 2.588 casi, + 18% rispetto alle due settimane precedenti, quando i nuovi casi erano stati 2.202.

Il tasso di mortalità risulta essere quasi il doppio rispetto a quello della Campania (82,6 casi per 100mila abitanti contro 47,2). Una battaglia tutta in corso, dunque, con una sfida, spiega De Luca: “Il mio obiettivo è quello di fare della Campania la prima regione d’Italia e d’Europa ad uscire dall’epidemia. Voglio che ci impegniamo in una sfida quasi folle”.

“Una operazione di straordinaria complessità al limite della pazzia – dice – ma sono convinto che, se avremo la disponibilità di 8milioni e 400mila vaccini, siamo in grado di raggiungere entro dicembre del 2021”. E chiama in causa i dati. “La Campania ha ricevuto 109mila vaccini, il tasso di somministrazione è dell’85,5%, siamo la prima regione d’Italia, in termini numerici vuol dire che entro gennaio avremo complessivamente 340mila vaccini, cioè giusto quello che ci serve per fare la prima e seconda somministrazione per circa 170mila cittadini campani cioè per il personale medico sanitario e per le residenze sanitarie assistite per anziani”, spiega.

“A fine gennaio avremo i vaccini sufficienti per completare le vaccinazioni solo per 170-180mila cittadini campani. Questa operazione si concluderà nel mese di febbraio quando avremo ospedali sicuri – aggiunge – L’obiettivo che abbiamo è quello di fare la prima e seconda vaccinazione a 4 milioni cittadini campani, e di fare della Campana la prima regione d’Italia e d’Europa ad uscire dall’epidemia”.

I dati delle ultime ore, sul fronte dei casi positivi, sono incoraggianti e nel conteggio sono stati inseriti per la prima volta anche i test antigenici rapidi. Sono 1.150 (di cui 73 casi identificati da test antigenico rapido) i casi positivi – 99 sintomatici che si riferiscono ai soli positivi al tampone molecolare – su 13.929 tamponi (di cui 1.353 antigenici). La percentuale positivi tamponi è, dunque, pari a 8,25% (ieri era 9,4%). I deceduti sono 37 – 17 deceduti nelle ultime 48 ore e 20 deceduti in precedenza ma registrati; ieri; – mentre le persone guarite sono 993. Aumentano i ricoveri nei posti letto di degenza: ieri erano 1365, ieri 1401.

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