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Parte tra i vigneti e i beneauguranti calici di Falanghina la vaccinazione nei luoghi di lavoro: a fare da apripista due aziende vitivinicole del Beneventano, dove ieri sono state somministrate un migliaio di dosi a dipendenti, agricoltori e loro familiari, grazie alla collaborazione tra Coldiretti, Regione e la locale Asl.

Dalle 9 i prenotati – over 45 per rispettare le fasce anagrafiche attualmente in fase di vaccinazione in Campania – hanno fatto la fila tra i silos di fermentazione dei vini doc, dopo il taglio del nastro con relativi brindisi: una festa per tutto il settore green, come sottolinea Coldiretti che è già pronta a replicare altrove l’esperienza. A ospitare le vaccinazioni sono state la cooperativa Cantina di Solopaca, nel comune di Solopaca, e la Cantina della Cooperativa La Guardiense a Guardia Sanframondi.

La procedura di prenotazione si è basata su liste di adesione raccolte dalle cooperative vitivinicole tra i propri soci e da Coldiretti Benevento per il resto del comparto agricolo. «Iniziare dal settore del vino – sottolinea il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini – ha un valore simbolico per un Paese come l’Italia che è leader mondiale nella produzione e nelle esportazioni, duramente colpite dalle chiusure della ristorazione in Italia e all’estero».

Ad oggi, spiega l’associazione di categoria, sono stati approvati come punti vaccinali, in possesso di tutti i requisiti richiesti, 141 sedi Coldiretti e 27 sedi aziendali del comparto green, con l’obiettivo di coinvolgere 1,5 milioni di dipendenti, agricoltori e addetti alla filiera agroalimentare Made in Italy. Una giornata di speranza per i vaccinati e per tutta la provincia di Benevento, alla quale – tiene a sottolineare il direttore generale della Asl sannita Gennaro Volpe – il personale sanitario presente nei due siti «si è prestato volontariamente, a titolo gratuito». Particolarmente soddisfatto Gennaro Masiello, presidente regionale e numero due nazionale di Coldiretti:

«La scelta delle due più grandi cantine cooperative ha un duplice significato. Rappresentano il comparto produttivo bandiera del Sannio, che continua a crescere facendosi apprezzare in Italia e nel mondo, ma anche il settore della ristorazione che più di altri ha subito i contraccolpi economici della crisi covid. E’ un segno di svolta e di rinascita ». Doppia rinascita, l’alluvione del 2015 aveva messo in ginocchio questo territorio e le sue attività produttive: qui si è brindato al futuro.

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