X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

NAPOLI – “Ho chiesto ieri che parlasse una sola voce come avviene in tutti i Paesi civili. In Italia parla l’Istituto superiore di sanità, il Comitato tecnico-scientifico che non ha competenza, parla l’Aifa, parla il generale in tuta mimetica. Parlano tutti meno il ministero della Salute”. Uno deve parlare, quando parliamo di vaccini”.

Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che aggiunge: “Uno deve parlare, quando parliamo di vaccini. Abbiamo posto degli interrogativi tecnici e qualcuno non ha capito niente come al solito – aggiunge il governatore campano -. Abbiamo detto: sospendiamo un attimo la doppia somministrazione perché vogliamo che il ministero rifletta e ci dia assicurazioni. Ci hanno dato queste assicurazioni, andremo avanti perché ovviamente in momenti di epidemia decide il ministero e il governo nazionale. Ma prepariamoci anche al dopo Covid”.

«Uno dei problemi che abbiamo posto al ministero – ha detto – è quello che una volta che voi autorizzate un doppio vaccino, quando Pfizer deciderà di fare una terza dose, questi soggetti cosa dovranno fare? Prevedibilmente a fine anno avremo un abbassamento delle difese immunitarie. Per chi ha fatto stesso vaccino, continuerà a fare quello. Ma chi ha fatto due dosi diverse, che dovrà fare? L’abbiamo chiesto al ministero, non ci è stata data risposta ».

Poi De Luca ha esortato a proseguire nella campagna di sensibilizzazione: «Dobbiamo arrivare tra luglio ed agosto all’immunità di gregge, sennò ad ottobre avremo problemi. Vado poi ripetendo che non deve ricominciare la ricreazione come l’anno scorso, perché abbiamo un 15% della popolazione che non si è vaccinata perché non è obbligatorio. Poi a settembre riprenderemo l’anno scolastico con tutti in presenza. Poi avremo altre varianti, come sta accadendo in Gran Bretagna. L’importante è che siamo tutti vigili, nessuno sia disattento».

Il governatore si sofferma anche sulla scarsezza di infermieri e personale sanitario. “Abbiamo fatto partire decine di concorsi ma a volte i candidati non si presentano, soprattutto quando parliamo di pronto soccorso o di emergenza”.

De Luca ha poi ricordato la carenza di personale sanitario: “Abbiamo ancora migliaia di dipendenti in meno – dice -, eredità storica del commissariamento”. Sulla partecipazione ai concorsi aggiunge: “A volte capita che partecipano al concorso e dopo 48 ore se ne vanno. Non possiamo obbligare nessuno”. Ribadendo la necessità di “riprendere il lavoro di assestamento della nostra sanità, per realizzare decine di strutture di case di comunità, la medicina territoriale”.

“Dobbiamo recuperare i ritardi storici – ha concluso De Luca – della Regione per evitare gli ingolfamenti negli ospedali” – Il ‘mix’ di vaccini – ovvero la vaccinazione eterologa con un immunizzante a mRNAper gli under-60 che abbiano fatto la prima dose con il vaccino AstraZeneca (AZ) – è sicuro, le indicazioni sono chiare e vanno rispettate dalle Regioni. Mentre l’immunizzante J&J va utilizzato nei soggetti over-60, così come quello AZ e come indicato nell’ultima circolare ministeriale, fa chiarezza è il sottosegretario alla Salute Costa.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE