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Dalla Calabria, alla Campania, alla Puglia, ma anche nel porto di Ravenna: si moltiplicano sulle strade d’Italia le proteste dei tir contro il caro-carburante, che rischia di penalizzare fortemente il settore dell’autotrasporto. E anche parte del mondo politico delle Regioni si mobilita per chiedere al governo un intervento urgente e decisivo.

Da ieri sera Campania, prosegue invece sul tracciato casertano dell’A1 un’altra protesta dei camionisti, nel tratto che dal casello conduce alla Salerno-Reggio e fino alla barriera di Napoli Nord a Caserta. Si tratta di ‘blocchi mobilì, imposti e poi rimossi, ma che hanno comunque causato rallentamenti e disagi per il traffico tra Capua e Caianello, il cui casello è stato anche bloccato.

Blocchi sono stati messi in atto anche sull’A30 Caserta-Salerno, alla barriera di Mercato San Severino (Salerno). Federdistribuzione esprime “preoccupazione – si legge in una nota – per la protesta degli autotrasportatori che ha già interessato diversi tratti stradali in Italia, in particolare in Sicilia, Puglia e Campania, e ha avviato una serie di contatti con le istituzioni per porre all’attenzione la grave situazione creatasi”.

“L’interruzione della circolazione dei mezzi, infatti – prosegue la nota – , causa disagi alla normale attività di consegna delle merci, con il rischio di forti ricadute sull’approvvigionamento della rete di punti vendita della distribuzione a livello locale, e non solo. Un problema che interessa in particolar modo i prodotti freschi, come frutta e verdura, a rischio deterioramento, che può arrecare enormi danni economici a tutta la filiera agroalimentare, oltre che disagi ai consumatori”.

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