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Saranno circa 1400 i supportes madridisti a Napoli. Buona parte arriveranno stamattina a Napoli; gli altri sono attesi per domani a Capodichino. Voli di linea e speciali, lo scalo partenopeo prevede almeno dieci atterraggi in meno di ventiquattr’ore. Per i tifosi ospiti il piano previsto dai responsabili della Questura è sempre lo stesso adottato in occasione delle partite di Champions: arrivati a destinazione, i tifosi vengono presi in custodia dalle scorte e concentrati – prima del trasferimento allo stadio San Paolo – alla Stazione Marittima o nell’area della Mostra d’Oltremare.

“I tifosi devono tirare fuori l’anima dei calciatori del Napoli, perché per spaventare il Real ci vuole negli occhi una determinazione fuori dal comune”. Lo ha detto Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, alla vigilia del ritorno degli ottavi di Champions contro il Real Madrid. “Il Real è abituato – ha detto Sarri – a giocare grandi partite e in condizioni ambientali non semplici, ma il tifo deve influire fortemente in positivo su di noi. Giocare contro il Real è una festa comunque vada. La speranza è che per noi questo tipo di partite diventino abituali, ma su quello c’è da lavorare. Domani dobbiamo cercare di fargli giocare il minor numero di palloni con spazio a disposizione”. Sarri si è anche concesso una battuta: “Ho chiesto di giocare con un uomo in più ma l’Uefa non me l’ha concesso”.

Mi aspetto un Napoli che parta forte, che cerchi subito il gol. Noi dobbiamo avere intensità anche nei momenti in cui soffriremo”. Così l’allenatore del Real Madrid Zinedine Zidane alla vigilia della sfida con il Napoli nel ritorno degli ottavi di Champions League.

    “Faremo la nostra partita – le parole di Zidane – provando a vincere, senza mai gestire la partita. All’andata iniziammo fortissimo e segnarono loro, ma noi abbiamo continuato a giocare allo stesso modo e abbiamo segnato tre gol. L’inizio è importante ma tutta la partita è importante”. “Una vittoria come quella con la Roma non ti toglie energie ma ti carica, ti dà sicurezza, soprattutto perché hai vinto con la seconda in classifica”, ha poi aggiunto Zidane. “Conosco bene il calore del San Paolo – ha detto ancora – l’ho vissuto da giocatore, non è mai facile giocare qui, perché la tifoseria sostiene molto la squadra, ma siamo abituati a giocare con le grandi”.

   

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